“L’editore di riferimento della Rai è la maggioranza di governo. È una novità?”. Bruno Vespa, in un’intervista al Fatto Quotidiano, svela il segreto di Pulcinella. Ovvero che Palazzo Chigi dà delle direttive ai programmi Rai. E sceglie i dirigenti Rai: “Cosa vi sorprende? Arnaldo Forlani scelse Gianni Pasquarelli e Ciriaco De Mita scelse Biagio Agnes. Con il gradimento di Berlusconi sono stati nominati direttori generali, presidenti e dirigenti. Accade da sempre e sempre accadrà, finché la Rai avrà questa conformazione”.
Il conduttore di Porta a Porta ripercorre vent’anni di trasmissione. E cita l’episodio, poi diventato famoso, del contratto con gli italiani stipulato in studio da Silvio Berlusconi: “Berlusconi voleva fare l’ annuncio, un patto con gli elettori, qualcosa del genere. E parlando assieme, gli abbiamo proposto di sceneggiare un accordo dal notaio”.
Vespa e le differenze tra Renzi e Berlusconi
Vespa ammette che ci sono delle sostanziali differenze tra Berlusconi e Renzi: “Il Cavaliere gli invidia la cattiveria. E sono d’ accordo. Renzi è un politico determinato con qualche punta di cattiveria. Come Margaret Thatcher o Winston Churchill. Benito Mussolini no, non aveva un animo crudele. Giulio Andreotti era cinico, non cattivo. Renzi è un politico di razza. Berlusconi ha pagato, a volte, lo scarso coraggio”.
Il conduttore parla anche della volta in cui in studio si palesò Beppe Grillo: “Ho completato l’intero emiciclo del Parlamento. E mi ha regalato autorevolezza. A Grillo non ha giovato perché s’ è dimostrato impreparato. Mi ha aiutato molto il suo comportamento, mi ha dato subito del tu. Sembrava una chiacchierata fra vecchi amici”.