Schumacher interagisce con l’ambiente esterno
Sono passati esattamente 5 mesi da quando il 7 volte campione del mondo, Michael Schumacher, andò a sbattere contro alcune rocce sulla pista francese di Meribel.
Il pilota, in coma indotto d’allora all’ospedale di Grenoble, sembrerebbe, stando alle parole della sua portavoce, Sabine Kehm, avere interazioni con l’ambiente esterno.
“Ha momenti di coscienza, nei quali dimostra di avere capacità di interagire con l’ambiente circostante”. Con queste parole, dette durante un’intervista al Mundo Deportivo, la Kehm sembrerebbe mantenere accese le speranze per il pilota tedesco, ma, purtroppo, la situazione non è così rosea come sembra.
L’altra faccia della medaglia è quella descritta da un noto primario di una clinica neuro-riabilitativa tedesca. Secondo il medico, infatti, i vari scenari che potrebbero attendere Schumacher non sono positivi e la possibilità che il paziente possa tornare come prima sono molto ridotti. In casi come questo, infatti, è impossibile stabilire con precisione in quanto tempo il soggetto possa risvegliarsi dal coma, ma una cosa è certa: più è lunga la fase di recupero, più il danno è grave.
“Solo il 30% delle persone che hanno recuperato da un coma indotto ha poi potuto ricominciare una vita normale – ha detto il medico -, mentre il 50% dei pazienti ha riportato problemi più o meno seri, e il 20% è stato costretto a combattere con gravi disabilità. In questo 20% sono comprese quelle persone che hanno sofferto una fase di coma lunga più di 6 mesi”