Est Ucraina sotto le bombe
L’Ucraina si prepara per il giuramento del nuovo presidente Petro Poroschenko, avverrà il 7 Giugno a due settimane dal voto che ha decretato la vittoria del “re del cioccolato”: al nuovo Capo dello Stato la difficile missione di pacificare un paese spaccato a metà. Poroschenko dice di voler negoziare la pace con i miliziani filorussi ma nello stesso tempo nessun attacco separatista, nessun tentativo di annessione alla Russia, verrà tollerato: Poroschenko, a colloquio con Cameron, ha auspicato l’aiuto della Gran Bretagna in uno scenario che “fa parte della guerra mondiale al terrorismo”.
Quella che si sta svolgendo nell’Ucraina orientale, però, non ha più i connotati, se mai li avuti, di un’operazione anti-terrorismo: la regione di Donetsk, in particolare le città di Slovyansk e Kramatorsk roccaforti della ribellione filorussa e anti-Kiev, sono da giorni sotto i bombardamenti dell’esercito regolare.
Un salto di qualità dovuto all’abbattimento di un elicottero dell’esercito ucraino avvenuta ieri nei cieli di Slovyansk: nell’esplosione – causata da un colpo di missile terra-aria lanciato con un rpg (lanciarazzi a spalla) di fabbricazione russa secondo le fonti ucraine – sarebbero morti 14 militari di Kiev, compreso un alto ufficiale. Oggi il ministro della Difesa di Kiev Mykhailo Koval ha annunciato che una parte dell’est della regione di Donetsk e il nord della regione di Lugansk sono state “completamente ripulite” dagli insorti filorussi. L’operazione proseguirà fino alla “normalizzazione della situazione”, annuncia il ministro
Per Kiev, i ribelli dell’est, sono dei terroristi finanziati, equipaggiati e pilotati dalla Russia – a confermarlo i corpi di una cinquantina di ceceni – il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha definito assurde le notizie e respinto ogni accusa di coinvolgimento della sua gente nel conflitto. A suo dire, si tratta solo di un modo con cui la “la giunta di Kiev” cerca di giustificare le sue “operazioni punitive”. A queste accuse dalla Russia rispondono che all’interno di Pravy Sektor, organizzazione paramilitare neonazista ed esercito “ideologico” del movimento di Euromaidan, interi settori sarebbero formati da mercenari ucraini che hanno combattuto anche in Siria.
Guglielmo Sano