Giorgia Meloni rompe gli indugi e, in piazza della Rotonda al Pantheon, annuncia la sua candidatura: “Dopo attenta e ragionata riflessione ho deciso di correre per la carica di sindaco di Roma. È una scelta d’amore, la posta in gioco è alta: si tratta di continuare a combattere il governo Renzi e restituire dignità alla nostra città. Vogliamo restituire ai romani l’orgoglio di poter dire: ‘Civis romanus sum'”. Le polemiche sulla sua maternità non la spaventano: “Ogni donna sceglie come vivere la gravidanza, ma di sicuro nessun uomo può dirle che cosa deve fare. Ovviamente farò una campagna elettorale da mamma, senza strafare”. Meloni chiede sostengo a Berlusconi e Salvini e invita Bertolaso a fare “un passo di lato” per “accompagnarla in questa sfida”.
Berlusconi e quei commenti maligni su Salvini e Meloni
Se Salvini ha già da tempo chiarito che sosterrà Meloni, Berlusconi ha fatto sapere, di nuovo, che continuerà a puntare su Bertolaso. Il leader di Forza Italia è una furia. Dopo aver bollato il segretario del Carroccio come un nullafacente e i leghisti di Roma “ex fascisti”, Berlusconi se la prende pure con la leader di Fratelli d’Italia: “L’unico lavoro che ha fatto nella vita è stato la baby sitter a casa di Fiorello”.
Che cosa succederà ora?
Il rischio spaccatura nel centrodestra non è più un’ipotesi così remota. Il gruppo dirigente leghista ha bocciato la linea dura di Salvini. “Roma andava lasciata a Berlusconi – spiega al Corriere il governatore della Lombardia, Roberto Maroni – Le battaglie non si vincono facendo la guerra agli alleati”. Ma il segretario del Carroccio ha ormai deciso. La Lega dovrà trasformarsi in una creatura simile a quella lepenista presente in Francia. Giorgia Meloni candidandosi ha scelto il progetto di Salvini. La frantumazione del centrodestra in due, commenta Massimo Franco sul Corriere della Sera, condurrà le destre ad un ruolo “gregario” nel Paese.
Forza Italia a rischio spaccatura
Il progetto Salvini-Meloni, tenta anche alcuni forzisti. Daniela Santanché non ha nascosto la sua ammirazione per la leader di Fdi: “Credo che la Meloni, se fosse eletta, sarebbe un bravissimo sindaco”. Giovanni Toti, fedelissimo di Berlusconi, rompe un tabù in casa Forza Italia e promuove la norma per regolamentare le primarie nei partiti: “Visto quanto sta accadendo, sarebbe l’unico modo per salvare il centrosinistra da se stesso e per salvare il centrodestra da se stesso”. L’opa su Berlusconi è già iniziata.