Parrebbero già molto chiare le indicazioni provenienti dal voto di ieri in Slovacchia: larga vittoria per lo Smer – partito di centrosinistra guidato dell’ex premier Robert Fico – che si attesta attorno al quaranta percento dei voti, conquistando in questo modo la quasi maggioranza assoluta dei seggi in parlamento. Percentuali decisamente minori per i partiti del centrodestra la cui coalizione ha formato il governo uscente di Iveta Radičová, crollato dopo le spaccature inerenti il fiscal compact.
[ad]Dalle prime ore successive la chiusura dei seggi (le 22.00 di sabato) numeri infatti ad attestarsi tra il 39.6-37.3 per Smer e il 9.9-10.8 del corrispettivo di centrodestra KDH, dunque rispettivamente 75 contro 19-20 seggi. Circa l’8 percento delle preferenze sono andate invece al nuovo movimento OĽaNO di Igor Matovič (14 o 15 seggi) mentre attorno al 7 dovrebbero assestarsi i liberali di SaS per 11-13 seggi. Cifre simili a quelle ottenute dal maggiore dei due partiti della minoranza ungherese in Slovacchia, il Most-Híd, stimabili tra il 6.5 e il 7 percento dei voti per 12-13 seggi (l’altro, il partito della coalizione ungherese Smk, dovrebbe viceversa restare di poco sotto la soglia di sbarramento del cinque percento, pericolo scampato dallo Slovenská národná strana – SAS, il partito nazionalista che proprio di Fico fu alleato nell’esecutivo 2006-2010, collocato attorno al 5.1).
di Gabriele Merlini