Comunali Torino: il notaio Morano sarà il candidato Sindaco per la Lega
Dopo mesi di diatribe e litigi interni al centrodestra, Matteo Salvini, nel suo terzo incontro con il Notaio Morano, in campo già da novembre come probabile candidato sindaco dell’area verde-azzurra, scioglie le riserve ed annuncia che Lega Nord e Fratelli d’Italia sosterranno il notaio torinese per la corsa a Palazzo Civico.
Durante l’incontro durato più di mezz’ora nell’ufficio di Venaria Reale del notaio Morano, il Leader del Carroccio esclama “Va bene, per me va bene. Sì, va bene”.
Parole definitive che segnano il cambio di un’epoca, anche a Torino: è la Lega a scegliere il candidato di coalizione.
Comunali Torino, gli Stati Generali del Centrodestra in Piemonte
L’annuncio, dato pochi giorni prima, in una nota diramata da Forza Italia in favore della candidatura di Osvaldo Napoli, pare essere caduta nel vuoto.
A consacrare ulteriormente l’investitura di Salvini a Morano ci hanno pensato “Gli Stati Generali del Centrodestra in Piemonte”, una sorta di comitato che riunisce le forze del centrodestra istituito dall’avvocato Commodo su mandato del deputato Agostino Ghiglia e del senatore Enzo Ghigo nell’ormai lontano 2007.
Durante i lavori del ricco rassemblement, che contava più di 100 intervenuti, si sono avvicendati al microfono i big del centrodestra torinese e piemontese, tra cui l’avvocato Luca Olivetti, l’ex deputato Roberto Rosso, i consiglieri comunali Andrea Tronzano (FI), Maurizio Marrone (FdI) ed Enzo Liardo (UDC) e il candidato in pectore Alberto Morano.
A chiudere la rassegna degli interventi è il segretario regionale della Lega Nord, Riccardo Molinari, ancora fresco di nomina e tra i presenti all’incontro con il notaio Morano e Matteo Salvini.
Con “sguardo esterno e non torinese”, così inizia il neo segretario piemontese del Carroccio, rigetta “ogni responsabilità della Lega per non aver trovato da subito un candidato unitario”, oggi accusata dagli alleati di aver imposto un candidato civico senza aver richiesto il parere di Forza Italia.
Molinari ricorda inoltre che nonostante “in passato il primo partito del centrodestra imponesse il proprio candidato alla Lega”, oggi, quella stessa Lega Nord, divenuto prima partito di area, ha dapprima cercato un dialogo e tentato un accordo con i partiti di coalizione ma, vedendo l’impossibilità di trovare una decisione condivisa che fosse seria e responsabile, ci si è trovati costretti a imporre un candidato per Torino.
Conclude infine “La nomina di Morano da parte di Matteo Salvini è il primo passo verso l’unità del centrodestra, dimostrando ancora una volta come la Lega rimanga l’unico partito a far guerra al sistema Torino.” – sottolinea inoltre – “Le vicende che accendono faide interne ai partiti sono tutte piemontesi e torinesi, non romane. Chi sceglie la Lega, sceglie un partito che si pone come alternativa tra chi fa politica per governare i fenomeni e tra chi, con atteggiamento supino o consociativo, sta con il sistema”.
In quest’ultima affermazione del segretario Molinari vi è un chiarissimo riferimento alle polemiche attorno alla nomina di Osvaldo Napoli come presidente di Ancitel, emanazione diretta del presidente dell’ANCI, Piero Fassino, nonché attuale sindaco di Torino, che consente al deputato azzurro di “portare a casa” oltre 40mila euro all’anno.
L’incontro, svoltosi alla Fondazione San Carlo di Torino, è durato quasi due ore, nelle quali, peraltro, il nome di Osvaldo Napoli non ha mai nemmeno lambito le labbra di nessuno degli oratori.
Raro caso, quello di giovedì scorso, in cui questo “comitato” di centrodestra sia risultato davvero dirimente per le questioni politiche cittadine, forse proprio a causa della congiuntura politica avversa all’area, ora priva di guida.
Unico vincitore del dibattito Alberto Morano, sostenuto da Lega e FDI, che non viene particolarmente osteggiato dagli altri intervenuti, anzi, nel “fuori onda”, paiono molto chiari gli endorsement da parte dei convenuti che, lontani dai microfoni, caldeggiano un’unica coalizione di centrodestra.
Comunali Torino, Osvaldo Napoli si ritira?
Inoltre, ciliegina sulla torta, ad una manciata di ore dal dibattito, secondo quanto riportato dal quotidiano “Repubblica”, il notaio Alberto Morano incassa anche il probabile ritiro di Osvaldo Napoli dalla corsa per lo scranno di sindaco della Città di Torino.
Se confermato il passo indietro di Napoli, che per alcuni invece è solamente “un passo di fianco”, in attesa di prossimi sviluppi, Alberto Morano completa infine lo scacchiere delle candidature per le amministrative di Torino, aggiungendosi all’uscente Piero Fassino (PD), a Chiara Appendino (M5S), Giorgio Airaudo(SEL), Marco Rizzo(PC) ed al ritrovato centrista Roberto Rosso (UDC-CDU), che alcuni scommettono possa ritirarsi dopo la Pasqua.
Diego Mele