La pazza idea della minoranza dem: candidare Letta al Congresso Pd
La pazza idea della minoranza dem: candidare Letta al Congresso Pd
C’è una voce che gira nell’inner circle renziano: Enrico Letta candidato alla segreteria al prossimo congresso Pd previsto per l’autunno del 2017. A sostenerlo sarebbe la minoranza Pd, che già nel 2013 tentò di convincerlo a candidarsi, invano. A rivelarlo è La Stampa.
E ora che il cannoneggiamento sul quartier generale ha al suo attivo diverse granate lanciate dall’ex segretario e dal suo vice dell’epoca – le ultime dalle colonne della Stampa e del Corsera – i renziani cominciano a sospettare che l’arma segreta di Bersani e compagni sia candidare proprio Enrico Letta «come sfidante di Matteo» al prossimo congresso Pd. Appuntamento previsto per l’autunno 2017 che potrebbe essere anticipato di sei mesi, non però al 2016 come chiede la minoranza. Ma che già influenza il clima interno, tanto che nella querelle sotterranea i termini congresso, liste, sfidanti, ricorrono spesso.
Congresso Pd: perchè proprio Letta?
L’ex premier, che ora dirige la Scienze Po, la scuola di Affari internazionali dell’Università di Parigi, è considerato dai suoi estimatori l’unico in grado di affrontare, ad armi pari, Renzi. Nella sua ultima intervista al Corriere della Sera, Letta non ha esitato a bacchettare il presidente del Consiglio: “L’immigrazione? La guida toccava all’Italia, se l’è presa la Merkel”. E ancora: “l’economia italiana si è fermata. Serve un’operazione verità. Le difficoltà vanno spiegate, non coperte. L’ipotesi di una scissione nel Pd? Mi aspetto che chi guida si assuma l’onere della inclusione e non l’onere del cacciare un pezzo di Pd”. Infine la stoccata finale: “Governare con Verdini? E’ una scelta non una necessità”.
E proprio a questa ultima affermazione, il premier ha voluto ribattere, ieri, di fronte alla platea del Congresso dei democratici: “I suoi voti ci servono perché nel 2013 il Pd ha perso”.
La sfida è iniziata?