Sondaggi politici: terrorismo islamico? No, la minaccia maggiore resta (per ora) la crisi economica
Per gli italiani la minaccia maggiore resta la crisi economica. A dirlo è l’ultima rilevazione condotta dall’istituto IPSOS per Dimartedì, trasmissione in onda sull’emittente televisiva LA7.
Prima di illustrare i dati è necessaria una doverosa premessa: anche se rese pubbliche solamente nelle ultime ore, le percentuali sono state raccolte all’inizio di marzo, quindi ben prima degli attentati di Bruxelles, che hanno messo l’Europa nuovamente di fronte alla minaccia del fondamentalismo islamico, a quattro mesi dai sanguinosi eventi di Parigi.
Come evidenziato dal sondaggio IPSOS, il 42% degli italiani ritiene che le sofferenze dell’economia rappresentino il problema maggiore per il nostro Paese. La percezione del rischio legato al terrorismo islamico è invece calata di 5 punti, passando dal 28% registrato nelle settimane successive agli attentati di Parigi all’attuale 23%.
Sondaggi politici: terrorismo islamico? No, la minaccia maggiore resta (per ora) la crisi economica
Dietro c’è invece la paura per l’emergenza migranti, che dopo il picco registrato nel settembre scorso – con il 38% degli italiani che la riteneva la minaccia maggiore – ora si attesta poco sopra il 20%. Seguono – molto più distaccati – i timori nei confronti del populismo e del deterioramento dei rapporti con la Russia nonché della situazione in Libia.
In realtà, nonostante i dati, sembra verosimile doversi attendere una riduzione – se non addirittura un annullamento – della forbice crisi economica/terrorismo nelle prossime settimane. A dirlo sono le rilevazioni precedenti: nel marzo 2015, dopo l’attentato al museo del Bardo di Tunisi, le due minacce erano affiancate al 35%. Per non parlare dell’effetto degli attentati di Parigi di novembre, che avevano fatto schizzare la minaccia jihadista dal 13% al 28%.