Il Messaggero critica Raggi su Acea: Sue parole irresponsabili e demagogiche
“Noi lucriamo con l’acqua, con i profitti dell’acqua. Solo quest’anno Acea dovrebbe chiudere con un utile di esercizio di 50 milioni. Sicuramente questo tipo di gestione è in perfetto contrasto con il risultato del referendum del 2011 perchè con l’acqua non si devono fare profitti. Adesso dobbiamo valutare come agire sul versante Acea: di sicuro cambieremo il management e di sicuro inizieremo a fare investimenti sulle reti, cosa che Acea non ha mai fatto. E poi capiremo come agire per tutelare la volontà dei cittadini”. Le parole pronunciate da Virginia Raggi domenica a L’Intervista di Maria Latella su SkyTg24 hanno fatto infuriare nell’ordine, partiti, investitori e non ultimo Caltagirone
Partiamo dai partiti. Il Pd, lancia in resta, non ha esitato a criticare la candidata del M5S. “Le dichiarazioni di Virginia Raggi su Acea sono una strabiliante dimostrazione, nel migliore dei casi, di incapacità personale e della maniera pressapochista con cui i 5Stelle pensano di gestire il bene pubblico. Insomma, le parole della Raggi sui vertici di Acea sarebbero costate, secondo alcuni report di società immobiliari, 71mln ad Acea e quindi ai romani”, ha detto il senatore Stefano Esposito. “Frasi a caso e incompetenza: la Raggi parla di Acea e fa perdere ai romani 70 milioni di euro. Un pericolo pubblico a 5 stelle” ha aggiunto Matteo Orfini.
Acea, Il Messaggero di Caltagirone contro Raggi
Raggi è stata presa di mira anche dal Messaggero (edito da Caltagirone, e non è un caso visto che l’imprenditore è il primo azionista privato di Acea) che in un articolo ha criticato duramente la presa di posizione della candidata grillina.
“Se avesse voluto volontariamente demolire in Borsa una società quotata, forse Virginia Raggi non avrebbe saputo da dove cominciare. E invece l’ impresa le è riuscita parzialmente, senza che neppure se ne accorgesse”. Le parole di Raggi vengono definite”demagogiche ed irresponsabili”.
Inoltre la Raggi ha completamente ignorato una realtà assoluta del mondo dell’ economia: e cioè che quando una società decide di quotarsi in Borsa e di fare quindi affidamento anche sul capitale dei privati, il suo unico scopo diventa appunto quello di realizzare quei profitti che a lei fanno sorridere.
L’ inesperienza di Virginia Raggi, che con la sua battuta ha probabilmente rovesciato il giudizio positivo che aveva dato di lei persino L’ Economist, viene fuori anche dalla definizione di “utile di esercizio” che ha utilizzato per indicare quello che è in realtà il dividendo di 50 milioni.Capiamo che la candidata che non ha nessuna esperienza amministrativa o finanziaria parli senza rendersi conto dei danni che fa, quando ancora non è eletta. Il problema è: cosa succederà se diventerà sindaco?