Altro che Roma, il futuro riservato a Guido Bertolaso da Silvio Berlusconi, è di ben altro profilo. Non la guida del Campidoglio bensì quella di Forza Italia. A rivelarlo è Radio Forza Italia: “La guida di Forza Italia sarà affidata a Guido Bertolaso”. Un’indiscrezione che, ad ora, non trova conferme. Anzi, viene smentita seccamente da Arcore.
Comunali Roma, Bertolaso: “Nessun passo indietro”
Guido Bertolaso continuerà a fare campagna elettorale a Roma, sostenuto dall’ex premier. Nessun passo indietro. E soprattutto, nessun asse con l’altro candidato Alfio Marchini. “Sono voci infondate – ha spiegato l’ex capo della Protezione Civile a Radio Cusano Campus – Sono due mesi che cercano di delegittimare la mia candidatura che è stata legittimata anche da un referendum tra i cittadini. Sono tentativi di destabilizzare un elettorato che sta facendo le sue scelte sulla base dei programmi. Ora si inventano anche i sondaggi taroccati per ostacolare una candidatura tecnica, libera, come la mia. Prima hanno parlato di un ticket con la Meloni, ora con Marchini, magari domani con qualcun altro. La cosa bella è che tutti dicono che mi stimano e mi vorrebbero come city manager e propongono il ticket, ma allora se ho tutte queste capacità forse sarò anche in grado di fare il sindaco”. E rilancia: “Io credo che Marchini, per quello che so di lui anche se non l’ho mai incontrato, sia innamorato di Roma e credo voglia andare avanti a concorrere per fare il sindaco. Se poi è disponibile a trovare un accordo per darmi una mano con un altro ruolo io sono ben contento, qui non basta un uomo solo per risolvere i problemi della città”.
Eppure, la sensazione che si respira tra i banchi di Forza Italia è che alla fine Bertolaso avrà, nel breve futuro, un ruolo di primo piano nel partito. Che non sarà quello di guida, ma di coordinatore. Forza Italia, nelle intenzioni di Berlusconi, va rifondata. Come spiega Libero.
Berlusconi si sarebbe convinto a rimettere mano all’ organizzazione di Fi, che oggi non ha un coordinatore e nemmeno una sede.
Bertolaso potrebbe davvero ricostruire sulla sua figura il partito o, addirittura, costruirne uno nuovo, una Fi «allargata» ad esperienze civiche e moderate, che si ispirino al Ppe, proiettate nella costruzione del “listone” che dovrà necessariamente esordire alle prossime Politiche.
In questa ricostruzione l’ ex sottosegretario non partirebbe da zero: da tempo, infatti, Marcello Fiori, già suo vice alla Protezione civile, è responsabile Enti locali di Fi. Fiori ha attivato da tempo una rete di uomini e donne considerati efficaci e con seguito elettorale dai quali partire e da valorizzare.
Questa “missione” per Bertolaso mal si concilia, però, con la richiesta del governatore della Liguria, Giovanni Toti, e di una «diversa organizzazione del centrodestra», di «costruire alleanze senza allargare il fossato» con Fdi e Lega.