Articolo pubblicato da Daniele Errera il 30/03/2016
I rappresentati alle elezioni votano rappresentanti che decidano per conto loro. Ma, vecchio retaggio vizioso, spesso e volentieri coloro che sono deputati alla rappresentanza non si fanno vedere nelle sedi apposite. Assenteisti, ‘rappresentanti chi l’ha visti’.
Si parte dall’estremo. Antonio Angelucci, deputato forzista. Più che ‘re delle cliniche romane’ andrebbe ridefinito ‘re degli assenteisti’. Su 16.365 votazioni ha preso parte solo a 86. Ridicolo. Ha saltato l’appello, sostanzialmente, oltre il 99% delle volte. Forse ha seguito troppo alla lettera il monito di Silvio Berlusconi: meno Montecitorio, più territorio. Un appello che aveva la funzione di cercare di recuperare terreno in vista delle elezioni locali, le amministrative. Forza Italia non è mai stato un partito fondato principalmente sul territorio. La sua forza nasceva dal leader, Berlusconi. Ma con gli incidenti di percorso dell’ex Cav si è presentato un declino anche a livello locale. Ecco il perché dell’appello di cui sopra, cosa che ha giustificato i vari assenteisti: fra i primi dieci ci sono ben quattro forzisti. A seguire Angelucci (già noto nella scorsa legislatura per le varie assenze) vi sono Rocco Crimi (92,09% di assenze), Piero Longo (quarto a livello totale con il 77,42%) e la celeberrima Daniela Santanché (al sesto posto assoluto con il 73,88%).
In generale è il centro destra a farsi notare: Giorgia Meloni e Pasquale Maietta di Fratelli d’Italia rientrano nella top ten dei più assenteisti. C’è anche Filippo Piccone di Area Popolare e il montiano Alberto Bombassei. Poi due deputati degli altri schieramenti: sono la grillina Giulia Di Vita e Gregorio Gitti del Partito Democratico. Le basse percentuali dei non appartenenti al centro sinistra sono recuperabili anche allargando lo spettro di osservazione: nella list dei cinquanta più assenteisti il 30% è forzista (15, sul totale di ‘soli’ 53 deputati berlusconiani su 630). Sempre nella top 50, sono il 54% gli assenteisti ex berlusconiani, oggi nell’universo della diaspora del centro destra nostrano.
Assenteisti, la situazione al Senato
E al Senato? Possibile che la situazione sia un unicum di Montecitorio? No, anzi. Le percentuali sono sostanzialmente le stesse. Centro destra avanti anni luce sulle assenze, grillini e centrosinistra anni luce dietro. Tra i primi 25, ben 13 sono ex o attuali berlusconiani: 8 forzisti e 5 di Ala, il partito di Denis Verdini. Ma c’è chi difende gli assenteisti. E’ Gianfranco Rotondi, ex leader della Nuova Democrazia Cristiana: “negli ultimi vent’ anni ho fatto il ministro e guidato la nuova Dc. Non vale solo la ragionieristica conta delle presenze. Altrimenti c’ è chi potrebbe dire che anche Aldo Moro, uno che in Parlamento non veniva mai, era uno sfigato”.
Daniele Errera