Comunali Roma, Razzi: Mi candido e porto nella Capitale Kim Jong Un
Nessuna retromarcia. Almeno per ora. Il senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, conferma la sua candidatura a sindaco di Roma ai microfoni di Radio Cusano Campus. “La mia candidatura una bolla di sapone? Assolutamente no. La bolla di sapone scoppia, io non scoppio. La lista? Ci sono tantissime persone che vogliono partecipare per il bene di Roma, dovrò eliminare qualcuno. Chi non ha preso sul serio la mia candidatura cambierà idea, sono i cittadini che devono capire a chi credere. I romani sono stanchi di chi fa politica approfittando del proprio curriculum lungo lungo di tante carte. I cittadini romani vogliono chi lavora, non chi ha le carte. Sicuramente correrò a sindaco di Roma. Guido Bertolaso mi piace tantissimo comunque. Potrei fare io il sindaco e lui il city manager, ma sarei disponibile anche ad affiancare Bertolaso. Vedremo cosa dirà Berlusconi”.
Il senatore di Forza Italia ha in mente una sorpresa per i romani qualora venisse eletto: “Porterò nella Capitale il leader nordcoreano Kim Jong Un. Potremmo fare un gemellaggio con lui. Sicuramente lo inviteremo a un grande evento. Potrebbe venire alla finale di Coppa Italia, lui ama molto il calcio. Oppure potrebbe venire al derby accanto a me. Io con la fascia tricolore, lui vicino a me in tribuna. Lazio o Roma? TIfo per tutte e due”.
Razzi: “Copiare modello di sicurezza nordcoreano”
Razzi non si limiterà solo a portare il dittatore nordcoreano a Roma, ma prenderà spunto da lui per riformare la sicurezza della Capitale: “Dovremmo copiare da loro sia sulla sicurezza che sulla pulizia. Lì non trovi tutta la mondezza che c’è a Roma. Sarebbe un bene per i romani. Lì se vai a prendere la metro, puoi mangiare per terra, perché luccica, è pulitissima. Se io vado alla metropolitana di Roma, invece, mamma mia, si salvi chi può”.