Vincenzo Boccia è il nuovo presidente di Confindustria. Gli industriali italiani hanno eletto ieri l’amministratore delegato di Arti Grafiche, che andrà a sedersi sulla poltrona che era stata di Giorgio Squinzi dal 2012.
Un voto però che sembra essere la rappresentazione di una Confindustria divisa in due. L’elezione è infatti stata in bilico fino agli ultimi voti. Solo al 97 esimo voto per Boccia (erano presenti 192 votanti su 198) la sala si è sciolta in un applauso. Lo spoglio si è chiuso con 100 voti per Boccia, 91 per il bolognese Alberto Vacchi e una scheda bianca.
Un risultato che ha portato qualche malumore all’interno dell’assemblea degli industriali. Il presidente di Alitalia Luca Cordero di Montezemolo ha commentato: “si è persa un’occasione unica, una straordinaria opportunità di vero cambiamento. Mi dispiace che il presidente uscente lasci una Confindustria così spaccata. Quattro voti potevano cambiare l’esito della consultazione. Per me è un profondo rammarico”. I sostenitori del neo presidente si dichiarano invece soddisfatti. Mario Moretti Polegato, capo della Geox, ha dichiarato: “Ci siamo incontrati pochi giorni fa, qui in azienda, e mi sono convinto che in questa fase storica Confindustria abbia bisogno di un profilo come quello di Vincenzo Boccia. In particolare, di qualcuno che conosce bene le istanze delle piccole imprese italiane. È dalla crescita dei piccoli che il Paese può ripartire.”
Confindustria, Boccia ad dell’azienda di famiglia Arti Grafiche
Ma chi è Vincenzo Boccia, che da oggi da domani avrà l’onere di ricompattare Confindustria e dare un nuovo impulso all’imprenditoria italiana? Nato a Salerno nel 1964, Vincenzio Boccia è dottore in Economia e Commercio e amministratore delegato di Arti Grafiche, l’azienda di famiglia che opera nel settore grafico da oltre 50 anni. La società attualmente conta 160 dipendenti ed ha un fatturato di oltre 40 milioni di euro per un terzo realizzato all’estero. Ha uffici in Francia, Germania, Danimarca e Libano.
La prima sfida di Boccia sarà però la formazione della squadra: con le nuove regole della ‘riforma Pesenti’ il comitato di presidenza sarà formato solo da 10 membri contro i 18 di oggi.