Marino: “il futuro candidato non può essere nessuno di quelli già in campo. Deve essere una donna o un uomo della società civile”, ieri, alla presentazione del suo libro, con queste parole l’ex sindaco ha sciolto definitivamente la riserva sulla sua candidatura al Campidoglio. “Mi dispiace, so di darvi un dispiacere – si è rivolto ai supporters Marino – Mi iscriverò a Parte civile (l’associazione nata per sostenerlo) e abbiamo un compito più alto: portare avanti le nostre proposte. Non dirò mai votate per qualcuno, ma votate per delle idee”.
Ignazio Marino: voci sulla candidatura solo per promuovere il libro?
In molti hanno la sensazione che le voci sulla sua candidatura siano servite a promuovere l’opera “Un marziano a Roma” e non il contrario. Detto ciò, sembra che sia destinata a “sostituirlo” Emilia La Nave, consigliera comunale della lista Marino in II Municipio.
D’altra parte, le cose si complicano per una parte di Sel: quasi naufragata l’ipotesi “lista arancione” a sostegno di Giachetti (ci stavano lavorando Zingaretti e Smeriglio prima della stop di Orfini).
Marino, da parte sua, non ha mancato di bacchettare il candidato sindaco Dem: “dovrebbe lasciare la poltrona alla Camera: io lo feci da senatore” (ci mise un pò ad ufficializzare le dimissioni, chissà se lo avrebbe fatto anche senza le insistenze delle opposizioni). Ma la stilettata di Marino è proseguita: “nel 2008 Rutelli, ed è finita coi saluti romani in Campidoglio. Ora il caposegreteria di Rutelli. La prossima volta candideranno gli uscieri di Rutelli…”.