Sondaggi politici: ecco cosa pensano gli italiani della Brexit
Brexit? Uno scenario negativo per buona parte degli italiani. A dirlo è l’ultimo studio condotto da Demos, che ha interpellato gli italiani per chieder loro un’opinione in merito al referendum che si terrà nei prossimi mesi e che potrebbe decretare l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
Secondo i dati di Demos, la maggioranza assoluta degli italiani (50.5%) ritiene la Brexit – cioè, appunto, l’uscita del Regno Unito dall’UE – uno scenario nefasto, suscettibile di provocare unicamente effetti negativi. Solo poco più di un italiano su 10 (12%) la pensa in maniera completamente opposta, ritenendola un’ipotesi decisamente auspicabile per il bene sia dell’UE che dello stesso Regno Unito.
Circa il 18% degli intervistati vede effetti contrastanti per le due parti in causa. In particolar modo, il 15.3% degli italiani ritiene la Brexit uno scenario positivo per Londra ma negativo per Bruxelles, mentre appena il 2.9% la pensa in maniera diametralmente opposta. Sono invece quasi 2 su 10 gli italiani che credono che, alla fine, l’uscita di Londra dall’UE non provocherà alcun effetto.
Sondaggi politici: ecco cosa pensano gli italiani della Brexit
Ma come si dividono le opinioni, a seconda dell’appartenenza politica? I più allarmati dall’ipotesi Brexit sono gli elettori del PD: il 73% di loro crede che provocherà effetti negativi per tutti. A pensarla così è pero anche la maggioranza relativa degli elettori degli altri principali partiti, cioè Lega Nord, Forza Italia (entrambi al 44%) e M5S (39%). Tuttavia, nell’elettorato di queste 3 formazioni cresce la fetta di coloro che ritengono la Brexit un bene per Londra (ma non per Bruxelles), andando dal 14% degli elettori di FI al 26% dei grillini, dati molto più consistenti rispetto al 5% dell’elettorato dem.
Analizzando invece i possibili scenari Brexit alla luce della fiducia nelle istituzioni comunitarie, il sentimento che emerge è di preoccupazione, sia tra coloro che hanno un’opinione negativa dell’UE e sia tra coloro che la pensano in maniera opposta.
A prevedere effetti negativi è infatti la maggioranza assoluta (63%) di coloro che hanno molta o moltissima fiducia nell’UE. Ma a pensarla così è ancora la maggioranza relativa (46%) di chi ha scarsa o nulla fiducia nelle istituzioni comunitarie.