Sondaggi politici: per gli italiani la minaccia maggiore è il terrorismo
La minaccia maggiore? Il terrorismo, più che la crisi economica. A dirlo è l’ultimo sondaggio condotto da Eumetra Monterosa che certifica l’aumento della paura degli italiani, a seguito degli attacchi terroristici di Bruxelles del 22 marzo che – dopo i sanguinosi eventi che hanno macchiato Parigi nel 2015 – hanno risvegliato nuovamente l’inquietudine nei confronti della minaccia rappresentata dal fondamentalismo islamico.
La rilevazione – condotta su un campione di intervistati maggiorenni – evidenzia come il 53% degli italiani si senta “molto” preoccupato dinanzi alle minacce del terrorismo di matrice islamica. Un dato a cui va aggiunto un ulteriore 38% di campione “abbastanza” preoccupato, che porta il totale ad un considerevole 91%. In sostanza, appena meno di un italiano su 10 ritiene di non avere particolari preoccupazioni dinanzi all’azione portata avanti dall’ISIS e dall’universo jihadista.
L’estremismo islamico spaventa un po’ tutte le classi sociali e demografiche, sebbene il trend sia ancor più marcato tra chi possiede un titolo di studio più elevato. Come prevedibile, gli eventi degli ultimi mesi hanno accresciuto le inquietudini: la maggioranza degli intervistati ritiene infatti di avere più paura rispetto ai mesi passati.
Sondaggi politici: la minaccia maggiore è il terrorismo
Il timore nei confronti del fondamentalismo supera quello inerente la crisi economica: ad avere “molta” preoccupazione su quest’ultimo tema è “solo” il 44% degli intervistati, con particolare accentuazione tra i più anziani e coloro con titoli di studio più elevati. Dal punto di vista della collocazione politica, le maggiori preoccupazioni sul versante economico arrivano dagli elettori di Lega Nord e Forza Italia, partiti attualmente all’opposizione del governo Renzi.
A preoccupare è però soprattutto la situazione economica generale, più che quella individuale. A temere ripercussioni negative su quest’ultima è infatti appena il 23% degli intervistati, poco più di metà di coloro che temono rischi per l’economia nazionale.
I dati sulle paure degli italiani influenzano inevitabilmente i loro auspici nei confronti dell’azione dell’esecutivo e confermano i cambiamenti occorsi nella percezione delle minacce ritenute prioritarie.
Per il 20% degli intervistati bisognerebbe dare priorità a interventi sul versante della sicurezza e del terrorismo, un dato quattro volte superiore rispetto al 5% registrato a marzo 2015 – due mesi dopo i sanguinosi eventi del Charlie Hebdo – periodo in cui gli italiani spingevano maggiormente per interventi sul versante economico.