Renzi ed il suo passato da giacchetta nera
Che Renzi fosse un bravo ragazzo lo si sapeva da un pezzo: faceva il boy scout, era già impegnato in politica, ed era un leader fin dalle elementari. Quello che ancora non si sapeva è che il Premier, fra il 1990 ed il 1995, ha fatto anche l’arbitro di calcio.
Iscritto presso la sezione AIA di Firenze, il buon Matteo, si distingueva già dai suoi coetanei fischietti alle prime armi: il rapporto ritrovato e diffuso dall’ANSA in mattinata dimostra come il Sig. Renzi di Firenze fosse già pronto per il salto nella categoria successiva. Il rapporto dipinge una gara di seconda categoria finita sul risultato di 3 a 3 con due rigori assegnati giustamente secondo il commissario federale. Le uniche pecche trovate nel Renzi arbitro quel pomeriggio del ’94 erano una lieve goffaggine nello scatto e la poca punibilità degli interventi pericolosi a centro campo, in compenso si sapeva già imporre con fermezza.
“Ha ottima predisposizione all’attività intrapresa e ottimo carattere. Riesce ad instaurare un eccellente rapporto con calciatori e accompagnatori. E’ un ragazzo pratico e intelligente che sa farsi rispettare senza forzature. Tecnicamente è preparato, sul piano disciplinare e comportamentale va benissimo. Ha un ottimo carattere, poi. E’ un arbitro affidabile, può già salire di categoria: e dopo la dovuta esperienza può andare anche oltre.”
Renzi qualche anno fa ha ottenuto anche la tessera di arbitro onorario dal Presidente AIA Nicchi e da Abete, cosa piuttosto insolita per un politico, solitamente un’ élite di corporatura grassottella. Certo è che la classe politica sta cambiando: un tempo i leader di sinistra passavano la giovinezza fra le barricate, gli istituti scolastici occupati e centri sociali; oggi invece si dedicano alla natura, alle regole e allo studio… per fortuna!