Beppe Grillo vuole la sua libertà
Beppe Grillo: “Io sono in una fase tremenda della mia vita: ho perso il diritto di satira del comico e non ho l’immunità parlamentare del politico” parole forti quelle pronunciate dal famoso showman, intervistato dalla rivista Wired. Beppe Grillo è tornato a calcare i palcoscenici, anche se sarà difficile ritagliarsi uno spazio autonomo da quello dell’agone politico.
Beppe Grillo vuole la sua libertà
Certo, di “lasciare” la forza politica che dal nulla si trova attualmente a interpretare il ruolo di maggiore partito d’opposizione non se ne parla: “Non è che io possa uscire dal Movimento. Uscire è una parola che non si dovrebbe usare – ha chiarito a suo modo Grillo – È come se fossi musicista jazz e dicessi Esco dal jazz. Non ha senso, non posso uscire dalla concezione del mondo che è il Movimento. Io con questo spettacolo cerco di riconquistarmi la libertà. Prima ero a rischio: una battuta da comico sui vegetariani mi avrebbe fatto perdere milioni di voti di vegetariani”.
Difficilmente, però, Beppe Grillo riuscirà a non essere identificato come leader del Movimento 5 Stelle anche se “Non lo sono più e ho mai voluto esserlo. Nello spettacolo lo dico: io scherzavo. Lo spettacolo racconta questo: la storia della mia vita. Come mi sono trovato comico e poi come i miei spettacoli hanno motivato un movimento politico. Prima parlavo di energia, di rifiuti, di spazzolino: stimolavo la curiosità. Le cose sono cambiate negli anni. Internet è avanzata e ora ho davanti un pubblico più informato. Se prima raccontavo alla gente cose che non sapeva, ora la devo indirizzare in Rete. Il messaggio è sempre lo stesso: bisogna guardare il mondo al contrario: quando i media danno addosso totalmente a qualcuno, vuol dire che è nel giusto”.
Vuole la sua «libertà» Grillo: ma 15 spettacoli a ridosso delle elezioni amministrative assomigliano molto a una campagna elettorale: in realtà, il tour era già partito a inizio anno e continuerà anche dopo l’estate, “poi è chiaro che se i miei temi rientrano nel programma politico non posso mica farci niente”.