Olanda, il referendum boccia l’accordo Ue-Ucraina
Olanda, il referendum boccia l’accordo Ue-Ucraina
L’Olanda boccia l’accordo di associazione tra UE ed Ucraina. Il referendum ha infatti superato il quorum del 30%. Il risultato è stata una vittoria netta del ‘no’ con il 62% rispetto al 38% del ‘si’. Il governo olandese non è vincolato all’esito del referendum, anche se un risultato così netto potrebbe compromettere l’accordo.
L’accordo di associazione è stato già ratificato da tutti i membri dell’Ue, eccetto i Paesi bassi, ed è in vigore dal 1 gennaio. Firmato nel 2014, alla fine di una “rivoluzione arancione” che costrinse alla partenza il presidente filo-russo Victor Yanoukovic, l’accordo ha spaccato Kiev, portando alla guerra civile.
Il Ministro degli Esteri olandese Bert Koenders ha infatti spiegato: “la ratifica non può più avvenire come avevamo previsto, quindi dovremo procedere un passo alla volta. Ora dovremo discutere la questione in gabinetto, in Parlamento, con i partner europei, ovviamente con l’Ucraina, per capire quali potranno essere le conseguenze di questa decisione”.
Olanda, esulta la destra euroscettica
Esulta la destra populista euroscettica, il leader xenofobo Geert Wilders è convinto il risultato del referendum possa rappresentare “la fine dell’Unione Europea”.
— Geert Wilders (@geertwilderspvv) 6 aprile 2016
Il risultato del referendum va oltre la semplice approvazione dell’accordo di libero commercio con l’Ucraina. I gruppi euroscettici hanno infatti usato il referendum per lanciare un chiaro segnale a Bruxelles, sollevando il problema dei meccanismi decisionali dell’UE e chiedendo un’Europa che dia più peso ai cittadini. Un segnale forte, che potrebbe avere delle conseguenze nel voto sul Brexit – cioè l’eventuale uscita della Gran Bretagna all’Unione europea – fissato per il prossimo 23 giugno.