Forza Italia: Berlusconi pronto a fare un passo indietro a Roma? È quello che nel suo partito si augurano in molti. In realtà, l’ex premier potrebbe aver già maturato questa decisione. L’indiscrezione è arrivata ad Affaritaliani.it direttamente dai piani alti di Fi: prima della presentazione delle liste per le amministrative (termine che verrà fissato con tutta probabilità al 5 giugno) il Cavaliere potrebbe mollare la presa sulla candidatura di Bertolaso e, dunque, provare a ricucire il centro-destra per tutta la lunghezza dello stivale (tranne singoli casi).
Forza Italia: Berlusconi scambia Roma con Torino e Napoli?
Per il triumvirato Bergamini–Rossi–Pascale la convergenza di Fi su Giorgia Meloni equivarrebbe alla “fine politica” di Berlusconi. Il Cavaliere finora si è allineato a tale lettura. Tuttavia, spinto a riflettere pare da Paolo Romani e Giovanni Toti, l’ex premier sembra aver capito: al momento, Forza Italia uscirebbe, a dir poco, ridimensionata dalla prossima tornata elettorale, allora, meglio appoggiare la Meloni a Roma, mostrare una “lungimiranza” da padre nobile del centro-destra (anche e soprattutto in ottica elezioni politiche).
Il problema è: cosa chiederà in cambio Berlusconi?. Innanzitutto, ruolo di primo piano per Bertolaso in un’ipotetica giunta capeggiata dalla leader di Fratelli d’Italia. Poi, ricompattamento del centro-destra a Napoli: tutti su Lettieri, anche Fdi e Noi con Salvini. A Torino, invece, la Lega dovrebbe scartare Alberto Morano e sostenere uno tra Andrea Tronzano e Luca Olivetti (perché Salvini di Osvaldo Napoli neanche ne vuole sentire parlare). Più facile la situazione bolognese: Forza Italia non ha nessuno da candidare e, dunque, spingerebbe il “Carroccio” della leghista Lucia Bergonzoni.
E Milano? Dalla Lombardia giunge alle orecchie un’altra indiscrezione che, invece, farà piacere a Forza Italia e Berlusconi. Sembra che il 60% dei cinque stelle – fonte sarebbe un sondaggio curato da Pagnoncelli di cui riporta notizia Dagospia – in caso di ballottaggio, voterebbe Parisi. L’obiettivo sarebbe quello di trasformare le amministrative in un voto anti-Renzi.