Comunali Milano, cosa cambia con l’appoggio di Passera a Parisi
Il leader di Italia Unica, Corrado Passera, ha affermato ieri, in conferenza stampa, il suo ritiro dalla corsa a Palazzo Marino per sostenere Stefano Parisi, candidato del centrodestra. “Milano deve salvare l’Italia mostrando che si può crescere e diventare metropoli del 21 secolo. Milano può salvare l’Italia perché può essere modello di integrazione politica. Mi sono proposto per fare il sindaco, adesso siccome Milano è più importante di ciascuno di noi io sento il dovere di unire le forze per raggiungere l’obiettivo. Fortunatamente c’è la persona con cui unire le forze. Darò il mio massimo impegno perchè Parisi diventi sindaco. Ho accettato il suo invito a unire gli sforzi e rafforzare attraverso la sua lista civica la componente liberale della sua coalizione. La nostra è una collaborazione che può puntare veramente a vincere fin da subito”.
La decisione di Passera è stata accolta con favore da Parisi e dall’intero centrodestra. “Tutta la coalizione di centrodestra supporta questa scelta, ci vedrete insieme perché faremo una lista civica insieme. Nei prossimi giorni faremo una presentazione con maggiori dettagli. Abbiamo un’alleanza sul programma – spiega Parisi – non abbiamo ancora ragionato sulla composizione della lista”.
Comunali Milano, cambiano i rapporti di forza
Il sostegno di Passera a Parisi potrebbe cambiare l’esito del voto. Secondo l’ultimo sondaggio Ipr condotto per il Tg3, il candidato di centrodestra sarebbe solo a due punti da Sala. La forza del leader di Italia Unica è quotata intorno al 6%. L’alleanza dovrebbe favorire Parisi nella corsa al Palazzo Marino. Sala, sostenuto dal Pd ma non dall’intero centrosinistra, vede il suo vantaggio assottigliarsi ogni settimana che passa. L’ex manager di Expo non vive un buon momento “politico”. Sala è infatti sotto accusa per non aver dichiarato il possedimento di una casa a Pontresina in Engadina nell’autocertificazione che come ex commissario Expo avrebbe dovuto presentare alla società secondo il decreto Trasparenza.