Sondaggi politici: Panama Papers, crolla la fiducia in Cameron
Sondaggi politici: Panama Papers, crolla la fiducia in Cameron
Fiducia in caduta libera. Per David Cameron, premier britannico, sul piano politico il momento sembra estremamente delicato. A dirlo è l’ultimo sondaggio condotto da YouGov, che testa le opinioni degli elettori britannici nei confronti dei principali leader politici. E che, alla luce dell’inchiesta Panama Papers, rivelano dati preoccupanti per l’attuale inquilino di Downing Street.
Come emerge dalla rilevazione (condotta prima delle prime ammissioni pubbliche da parte del premier), il consenso netto di Cameron – cioè la differenza tra i giudizi positivi e quelli negativi – è pari a -24%. Ad approvare il suo operato è il 34% degli elettori, a fronte di un 58% che la pensa in maniera opposta. Un dato che fa riflettere: se infatti nella seconda metà del 2015 il consenso netto è stato quasi sempre positivo, la fiducia è rapidamente calata nelle ultime settimane, passando dal -6% di metà gennaio al -14% di metà febbraio, per poi giungere all’attuale -24%, a seguito dell’esplosione del caso Panama Papers, a soli 7 punti dal picco negativo di -31%, registrato nel maggio 2012. A calare è in particolar modo il sostegno netto degli elettori conservatori, passato dal 71% di gennaio all’attuale 44%.
Il dato su Cameron è ancora più interessante se paragonato a quello dell’attuale leader dell’opposizione laburista, James Corbyn, che guida il fronte impegnato nella richiesta di chiarimenti da parte del premier sulla vicenda. Il consenso netto di Corbyn, pur restando ampiamente negativo, è passato dal -41% di fine novembre-inizio dicembre all’attuale -22%, scalzando così il premier.
Sondaggi politici: i Panama Papers e la fiducia nei leader britannici
Alla luce di quanto sta emergendo, non sorprende la scarsa fiducia degli elettori britannici nei confronti della capacità di Cameron di affrontare i problemi relativi ai paradisi e all’elusione fiscale. A dargli fiducia è solo il 23% degli elettori, poco più della metà rispetto a Corbyn, anche se in realtà per entrambi il livello netto di fiducia sul tema è negativo.
YouGov ha anche tastato l’opinione pubblica britannica in merito alla percezione del livello di corruzione in vari Paesi. Ad emergere è un giudizio profondamente negativo per Stati come Russia, Cina ma anche Stati Uniti.
Più basso – ma comunque superiore al 40% – è invece il giudizio negativo su Germania, Svizzera e Lussemburgo, mentre Francia e Regno Unito si collocano rispettivamente al 55 e 61%.