Che cos’è il Fondo Atlante: la Questio Capital Managment, società di gestione risparmio partecipata dalla Fondazione Cariplo di Alessandro Penati, ha lanciato un fondo d’investimento alternativo che servirà alla ricapitalizzazione delle banche italiane e ad attenuare le sofferenze del sistema (quelle nette sono a 88 miliardi). Si tratta del Fondo Atlante.
Che cos’è il Fondo Atlante
Duplice lo scopo dello strumento “Salva Banche”, nato sotto l’egida del Ministero dell’Economia: da un lato, assicurare il successo degli aumenti di capitale richiesti dall’Autorità di Vigilanza a banche che oggi si trovano a fronteggiare oggettive difficoltà di mercato, agendo da back stop facility, dall’altro, concentrare i propri investimenti sulla tranche junior di veicoli di cartolarizzazione, potendo far leva su quelle a maggior seniority per le quali c’è un manifesto interesse da parte degli investitori. In parole povere: il Fondo servirà a sostenere l’aumento di capitale degli istituti in difficoltà e la dismissione dei crediti la cui riscossione da parte della banche non è certa perché i soggetti creditori versano in uno stato di insolvenza (crediti, appunto, in “sofferenza”).
Il fondo è stato promosso dal governo utilizzando risorse private (l’Ue non dovrà fornire la sua autorizzazione preventiva, Bruxelles verificherà solo l’applicazione della normativa sugli aiuti di Stato): secondo alcune fonti avrà una dotazione di 5 miliardi di euro aumentabili fino a 6 miliardi (a bordole banche maggiori, tra le quali Unicredit, Intesa Sanpaolo e Ubi – sborseranno all’incirca 3 miliardi di euro – compagnie assicurative come Generali, Unipol e Cattolica, alcune fondazioni, più la Cassa depositi e prestiti posseduta dal Tesoro). Il governo, per bocca e di Renzi e di Padoan, ha annunciato di voler agevolare la nascita del Fondo attraverso norme “di accompagnamento” da inserire nel Dl Banche.
Duplice anche l’obiettivo del Fondo Atlante: 1) evitare che mani straniere mettano le mani su banche italiane (in primis , Banco Popolare, Veneto Banca e Popolare di Vicenza, attualmente, quelle con maggiori problemi di aumento del capitale) 2) impedire la svendita di pacchetti di crediti incagliati (sui quali, magari, si sono poggiati occhi non italiani).