“Mentre con Renzi l’area socialista si è riorganizzata, il voto europeo dimostra che l’area del centrodestra è caratterizzata da un grande vuoto che gli attuali contenitori politici non sono in grado di riempire”. L’ex ministro dello Sviluppo Economico e dei Trasporti Corrado Passera, intervistato da Qn, motiva così la decisione di fondare il suo movimento politico, Italia Unica, al debutto il 14 giugno. Del governo Monti, spiega l’ex ad di Poste Italiane e Intesa Sanpaolo, “ho condiviso la prima fase, quella delle riforme che evitarono il commissariamento dell’Italia. Non ho condiviso la riforma del lavoro, non ho apprezzato la mancanza di coraggio sullo sviluppo”.
“A suo tempo” continua Passera “rifiutai il ruolo di coordinatore di Scelta civica proprio perchè Monti, Montezemolo, Fini e Casini ebbero paura di creare qualcosa di nuovo preferendo invece sommare quel che di vecchio già c’era. Il mio progetto è diverso”. Ed esclude alleanze: “non si fa il nuovo con il vecchio”. “Il 14 lanceremo un programma che nei sei mesi successivi sarà valutato e corretto dagli italiani attraverso i media civici. Mi rivolgo alla nazione, non al ceto politico: a decidere del nostro futuro saranno gli elettori”. Infine Passera si definisce bipolarista e riflette: “se il leader e programmi si assomigliassero, che senso avrebbe il bipolarismo? L’alleanza Berlusconi-Lega testimonia la debolezza del primo ed è a tutto vantaggio della seconda, il Nuovo centrodestra è asservito al governo Renzi. Mi pare che lo spazio ci sia e sia enorme”.