Spagna: re Juan Carlos abdica
Il re di Spagna Juan Carlos ha deciso di abdicare. “Bisogna passare il testimone a una nuova generazione che vuole realizzare le grandi riforme che il periodo attuale ci sta richiedendo e affrontare con grande intensità le sfide del domani” ha spiegato in un discorso pronunciato a reti unificate intorno alle 13.
La decisione presa dal re era già stata resa nota dal primo ministro Mariano Rajoy nel corso di una conferenza stampa straordinaria al Palazzo della Moncloa: “Il re mi ha appena comunicato la sua intenzione di abdicare e aprire il processo di successione”.
Le funzioni di capo di Stato passeranno al figlio Felipe. “Ha la maturità per regnare e per aprire una nuova fase” ha detto Juan Carlos.
“In un termine molto breve” ha spiegato Rajoy, “le corti spagnole procederanno alla proclamazione come re di Spagna dell’attuale principe delle Asturie”.
I tempi però potrebbero non essere così brevi. Domani il Consiglio dei ministri si riunirà perché nella Costituzione spagnola non è prevista una legge che disciplini le tappe per una abdicazione. Rajoy ha già anticipato che proporrà un emendamento.
Secondo la stampa spagnola, dietro la decisione di Juan Carlos potrebbe esserci il precario stato di salute, un’ipotesi smentita però dalla Casa Reale.
Nato a Roma il 5 gennaio 1938, Juan Carlos, 76 anni, è salito sul trono di Spagna nel 1975 per decisione del dittatore Francisco Franco. Trentanove anni di regno incominciati con la fine della dittatura, passati per l’affermazione e la difesa della democrazia, e terminati con un coro di scandali e imbarazzi: dalle voci sulle amanti del re all’inchiesta che ha coinvolto il genero del monarca, Urdangarin, e la secondogenita di Juan Carlos, l’Infanta Cristina. I due avrebbero dirottato fondi pubblici.
A Felipe, principe delle Asturie, 46 anni, sposato con l’ex giornalista Letizia Ortiz, il compito di ricostruire l’immagine della corona. Regnerà con il nome di Felipe VI.