Prima di tutto l ascolto: l uso del Social Media Listening in politica

social media

Prima di tutto l ascolto: l uso del Social Media Listening in politica

 

In principio fu Facebook. E dopo venne Twitter e, probabilmente, nel futuro avremo una presenza digitale di politici e candidati sempre più frammentata fra bacheche visuali (a quando il primo politico italiano su Pinterest?), blog e social network di settore.

[ad]Nel frattempo pero’ la campagna presidenziale americana ci sta riportando con i piedi per terra sottolineando come il primo passo – e, per molti aspetti, il primo valore – dell’uso del digitale da parte della politica sia l’ascolto e l’entrata nelle conversazioni che vi si prestano.

Lo staff digital di Barack Obama e’ soprattutto un team di professionisti capaci di monitorare la Rete, filtrarne le conversazioni più opportune e gestire una partecipazione appropriata e tesa a rappresentare il punto di vista del Presidente e gli intenti del suo agire.

In primo luogo l’ascolto, dunque, anche attraverso strumenti come Google News Alert, Hootsuite, Socialitical ed ovviamente le ricerche di conversazioni su Twitter: strumenti di efficienza che consentono non solo di rilevare centri di discussione utili ai fini della comunicazione, ma anche elementi che creano spunti per l’individuazione delle posizioni e delle priorità.

La Rete oggi sta infatti muovendo velocemente verso il punto di non ritorno dei “big data” ove tutti produrremo, in modo continuo e pressoché inconsapevole, dati, informazioni, conversazioni utili ai fini dell’analisi e dell’azione politica.

Questo consentirà anche l’uso di strumenti – oggi solo in parte automatizzati – di valutazione del sentiment e di comprensione in tempo reale e su larga scala delle opinioni rispetto alle posizioni e alle iniziative intraprese. Strumenti gratuiti sono gia’ disponibili per tutti quali Socialmention o Tweetfeel ed altri, anche più verticali, saranno presto lanciati. Il reputation management è infatti, come è facile immaginare, un potente strumento per la comunicazione d’impresa e non solo per l’attività di candidati, amministratori e politici.