La democrazia ereditaria del M5S
Uno vale uno, ma qualcuno, all’interno del M5S, vale di più. Stiamo parlando di Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, il guru del Movimento scomparso una settimana fa a 61 anni. Davide ha ereditato dal padre le “chiavi” del Movimento ovvero la gestione del blog di Beppe Grillo. Non una cosa di poco conto visto che tutta l’organizzazione mediatica del Movimento passa di lì, non ultimo il sistema operativo Rousseau.
Davide, che nel Movimento è operativo ormai da alcuni anni, ha già iniziato a muovere i primi passi “politici”, dopo mesi passati all’ombra del padre. Oggi incontrerà la candidata dei Cinque Stelle a Roma, Virginia Raggi. I due parleranno soprattutto di nomi per la lista delle comunali e dell’eventuale giunta in caso di vittoria a Roma.
L’attivismo di Casaleggio jr, che in settimana dovrebbe incontrare anche Di Maio e Grillo, non è piaciuto a parte del Movimento che si riconosce in Roberto Fico. Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai ha escluso a gran voce lasciti ereditari o nuovi leader per il M5S: “I giornali in questi giorni hanno scritto tutto e il contrario di tutto. Non ci sarà nessuna elezione online a breve termine per il leader. Continueremo a fare quello che stavamo facendo il giorno prima della morte di Gianroberto. Dovremo lavorare cento volte di più perché Casaleggio valeva cento persone, ma nei principi, nel fondo e nella base non cambia nulla”.
Eppure a incoronare Davide ci ha pensato il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio: “Le decisioni su alcuni temi, come al certificazione delle liste, le prendevano Gianroberto e Beppe insieme. E Beppe c’è. Avevamo due garanti, adesso ce n’è uno, ma Davide ci darà una mano. Prenderà il posto del padre. È stato lui a sviluppare il nuovo sistema operativo Rousseau”.
Il M5S e la democrazia ereditaria
Insomma, nel M5S delle elezioni online sembra essere nata la democrazia ereditaria, già nota all’estero con le varie dinastie Kennedy, Bush e, chissà, Clinton. Con una piccola differenza, i vari Robert, George W., Hillary, i voti li hanno conquistati sul campo. Casaleggio jr, no.