Ecco perché Al Pacino non andrà a Napoli
Ecco perché Al Pacino non andrà a Napoli: “Al Pacino è un grandissimo artista, ma sono contrario al finanziamento di 700mila euro per assicurare la sua presenza in due spettacoli in città», ha recentemente sentenziato Vincenzo De Luca. Non si tratta di un “personaggetto”, al contrario, “Al Pacino è una bellissima figura, un grande artista – ha aggiunto l’ex sindaco di Salerno – ma credo che dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra presenze che valorizzino gli eventi e risorse disponibili. Per cui a mio giudizio non e’ opportuno stanziare una cifra per questa presenza”.
Ecco perché Al Pacino non andrà a Napoli
Il presidente della Regione Campania, raggiunto dai microfoni dell’emittente Lira Tv, ha sconfessato Franco Dragone, il direttore artistico del Napoli Teatro Festival, che aveva avviato le trattative con l’attore di Serpico e Scarface. Il veto di De Luca cozza anche con le scelte del suo consigliere per la cultura Sebastiano Maffettone che aveva condiviso il progetto di Dragone e da tempo era al lavoro per convincere Luigi Grispello, presidente della Fondazione Campania dei Festival, che si dichiarava preoccupato per l’alto cachet di Pacino, come De Luca del resto, ma comunque disposto a trovare un compromesso pur di averlo (visto il ritorno d’incassi e d’immagine che avrebbe assicurato l’attore hollywoodiano).
Intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, proprio Maffettone è intervenuto abbastanza piccato sulla posizione presa dal suo governatore: “solo chi non è mai uscito dalle mura di Salerno può gettare delle ombre su un’operazione che non si conclude con un solo evento. Anzi, è inserita in un articolato programma”.
Certo, il filosofo poi ha levigato gli angoli della sua dichiarazione, “il presidente della Regione è stato indotto ad intervenire dalle polemiche provinciali di queste ore. Sarei intervenuto anche io al suo posto. I miei rapporti con De Luca sono ottimi. Almeno fino a ieri (ironico, nda). A me tocca, per il compito che mi è stato affidato, istruire la pratica. Ma poi è lui che deve decidere. Ad essere stato eletto dai cittadini è De Luca, non io”.
Tutta colpa delle polemiche e solo delle polemiche, ecco il motivo del mancato arrivo di Al Pacino dice Maffettone, infatti, entrando nel merito: “la questione del budget per Al Pacino non esisterebbe neanche: due imprenditori privati mi hanno chiamato per offrire la loro disponibilità a sostenere le spese. Piuttosto, sono in programma per luglio due concerti alla Reggia di Caserta che costeranno oltre il doppio di Al Pacino, circa 3 milioni. E si sta concludendo l’accordo per portare Paul McCartney a Pompei l’anno prossimo, anche qui con il doppio della spesa rispetto all’evento del Teatro Festival. E a Pompei, per capienza, si può puntare ad un incasso ridottissimo rispetto all’Arena flegrea: riesce ad immaginare tremila spettatori per assistere ad uno spettacolo nel sito archeologico?”.