Per Antonio Tajani “L’Italia ha uno spazio di trattativa con il commissario Rehn. Il mio obiettivo era di evitare altri sacrifici agli italiani. Ora tocca al ministro negoziare con Rehn“. All’indomani delle raccomandazioni Ue all’Italia, il commissario Antonio Tajani, intervistato dal Messaggero, commenta così il proprio impegno per evitare la bocciatura della richiesta di rinvio del pareggio di bilancio. “L’ho fatto perché sono convinto che non si debbano più fare sacrifici inutili. L’austerità non paga”.
“Nel mio intervento – osserva Tajani – ho spiegato che in Italia il 98,5% dei cittadini e il 100% dei partiti erano schierati su una posizione non rigorista. E che se c’è questo livello di volontà popolare, occorre dare delle risposte. Ho chiesto di dare un segnale in favore dell’ economia reale”. “Alla fine – continua il Commissario – è uscito un testo equilibrato: i conti vanno messi in ordine, ma puntando sulla crescita”.
Quanto alle misure aggiuntive per il 2014 chieste dalla Commissione, sottolinea: “c’è un segnale che va in un’altra direzione. L’ aver accolto la mia proposta significa aver dato un pò di ossigeno all’ Italia. È finita la stagione del rigore, ma bisogna fare anche le riforme, alcune delle quali di grandi importanza, come quella della giustizia civile”, “la scuola e la burocrazia. Le raccomandazioni adottate dalla Commissione dicono all’ Italia di muoversi sul fronte delle riforme, ma senza austerità eccessiva”.