Referendum Costituzionale: ecco chi guiderà il comitato per il sì
Dopo la battaglia vinta sul referendum del 17 aprile, Matteo Renzi si prepara ad un altro appuntamento ben più importante: il referendum confermativo sulla riforma costituzionale previsto per ottobre. Le opposizioni si sono già mosse depositando alla Corte di Cassazione le 166 firme raccolte alla Camera per chiedere il referendum sulle riforme. Ne bastavano 126, l’opposizione ne ha raccolte 40 di più. Come dice la norma, infatti, “si procede ad un referendum confermativo di una legge costituzionale nel caso in cui entro tre mesi dalla pubblicazione della legge stessa, ne facciano richiesta un quinto dei membri di una camera, oppure 500.000 elettori oppure cinque consigli regionali. La votazione ha luogo in una domenica compresa fra il 50° e il 70° giorno successivo all’indizione del referendum stesso”.
Referendum costituzionale: i nomi per il Comitato del Sì
Adesso la battaglia si sposterà sulla costituzione dei comitati. Quelli del No sono già operativi. Diversa è la situazione del Sì. Renzi ha chiesto l’aiuto di Jim Messina, il super consulente di Obama. Per quanto riguarda la costituzione del Comitato per il Sì, il Corriere della Sera riporta alcuni nomi sondati dal governo.
Renzi e la ministra Maria Elena Boschi stanno pensando alle personalità da inserire nel comitato nazionale per il Sì. Ci saranno esponenti della vecchia guardia del Pd, e ieri si facevano alcuni nomi: oltre a quello di Franco Bassanini, che potrebbe presiedere questo organismo, circolavano quelli di Pierluigi Castagnetti e Arturo Parisi. Ma qualcuno ipotizzava che anche il primo segretario del Pd, Walter Veltroni, da sempre promotore di una riforma costituzionale, se fosse interessato alla cosa, potrebbe essere coinvolto in questa avventura. E poi naturalmente ci saranno i giovani costituzionalisti che in questi mesi hanno dato una mano a Renzi e Boschi su questo tema.