Bobo Craxi su Renzi: sfiora il dispotismo, non voglio il Partito della Nazione
Tutto era cominciato con i giudizi che il figlio di Bettino Craxi aveva dato su Matteo Renzi durante la trasmissione di Lilli Gruber su La7 quando Bobo Craxi aveva lamentato l’autoritarismo del premier e l’eccessiva accondiscendenza dell’attuale segretario PSI, il viceministro Nencini, verso il governo, da cui la piccola formazione sarebbe schiacciata.
Nencini tra l’altro è appena stato riconfermato segretario del partito, ma Bobo Craxi si è rifiutato di andare a Salerno dove si teneva il congresso per rimarcare la distanza
A Craxi questo atteggiamento era stato rimproverato da Francesco Damato che ha fatto notare su Formiche come proprio Bobo fosse stato molto più tenero con alcuni esponenti che verso il padre e la tradizione socialista erano stato molto più duri e certo non garantisti, come il centrodestra, nelle file del quale era stato eletto.
Damato aveva ricordto che Renzi ha rottamato proprio molti dei vecchi nemici a sinistra di Bettino Craxi, come Massimo D’Alema
Bobo Craxi: mio padre aveva più rispetto del mondo del lavoro rispetto a Renzi
A Damato risponde sempre su Formiche Bobo Craxi stesso.
Afferma che non si può più ragionare secondo schemi come amici o nemici di Bettino Craxi, del resto anche quegli avversari di un tempo sono di fatto scomparsi, e poi verso il premier nutre “sincera simpatia personale”, ma le differenze ci sono.
Tutto bene quindi? No, perchè arrivano le stoccate. Le differenze ci sono, dice Bobo Craxi, innanzitutto sul mondo del lavoro, che il padre aveva sempre tenuto in grande considerazione,a anche dopo gli scontri sulla scala mobile. L’atteggiamento del premier invece appare decisamente diverso, declinato verso un autoritarismo che non ha precedenti nella storia della sinistra, e che si può ritrovare anche nella riforma istituzionale appena approvata, che secondo Bobo Craxi non doveva essere condivisa dal PSI, così sempre più schiacciato sul PD.
Craxi afferma di rifiutare il “O sei con me o sei contro di me” che sembra diffondersi in Italia, soprattutto nei confronti di Renzi. E’ per un pluralismo, anche a sinistra: “La mia posizione è sempre stata chiara: sono contrario ad un Partito unico del Centrosinistra o Partito della Nazione che dir si voglia”