Martedì 16 marzo è stato raggiunto un importante accordo tra Canada e Germania sullo sviluppo dell’idrogeno. I due paesi inizieranno una collaborazione per un programma di energia verde. L’intesa tra Ottawa e Berlino, firmata dal ministro dell’Economia e dell’Energia tedesco, Peter Altmaier, e da Seamus O’Regan, il ministro canadese delle Risorse naturali, rientra nell’obiettivo di realizzare la neutralità climatica entro il 2050.
Diverse risorse, comuni interessi
La Germania, con il suo enorme complesso industriale, intende introdurre nei suoi processi industriali, una fonte energetica alternativa ed eco friendly. Tuttavia, la produzione dell’idrogeno verde necessita della disponibilità di ampi spazi aperti, idonei all’installazione degli impianti di alimentazione. Se per il paese europeo questo può rivelarsi un problema, per quello nordamericano, invece, si tratta della soluzione.
Infatti, come afferma Seamus O’Regan, “il Canada ha il vantaggio delle risorse naturali” ma ha anche “bisogno di abbattere il livello di emissioni”. Per il Canada inoltre, l’accordo rientra in una più ampia strategia incentrata sul settore dell’idrogeno. Volta a mettere il paese uno dei primi produttori ed esportatori mondiali, ed alla creazione di numerosi posti di lavoro.
Dunque, la linea su cui si traccia l’accordo è quella di produrre l’idrogeno nel Canada e trasportarne parte in Germania. I termini, le quote e tutto il resto verranno discusse a livello intergovernativo, nel mese di maggio prossimo.
Non solo idrogeno e non solo Canada e Germania nell’accordo
La collaborazione tedesco-canadese potrebbe non esaurirsi solo sulla produzione ed esportazione di idrogeno. In prospettiva vi è anche un’ulteriore settore, spesso definito tecnologia ponte per l’idrogeno, ovvero il gas naturale liquefatto (GNL). Da quanto si apprende dalle dichiarazioni dei due ministri firmatari, è molto probabile che il programma energetico in comune comprenda anche il GNL.
Al forum sull’energia di martedì, si sono uniti a Canada e Germania altri stati del G20. Tra i partecipanti vi era John Kerry (inviato speciale statunitense per il clima) che ha dichiarato di “sostenere la spinta di O’Regan verso soluzioni creative e collaborative, incluso l’interesse per l’idrogeno, come modo per governi e privati di lavorare insieme per abbandonare la forte dipendenza dai combustibili fossili.”
È anche da ricordare che pochi giorni prima dell’accordo Canada-Germania, Berlino ha avviato una cooperazione con il Regno Saudita, sempre sullo sviluppo dell’idrogeno.