La legge sulla legittima difesa rischia di costituire tensioni nella maggioranza di governo. Ancora nervi tesi fra Pd e Ncd, passando per i piccoli partiti. Ecco perché si è votato un rinvio della discussione.
Scontro non solo in maggioranza, ma anche nel Governo. Anzitutto ci sono tre parlamentari dell’Idv (la quale formazione politica sorregge Renzi a Palazzo Chigi) che hanno una proposta diversa da quella governativa. A sostenerla ci sono anche 200.000 firme, non poche c’è da dire. Ma poi c’è una rottura fra il Partito Democratico e Nuovo Centrodestra.
Il partito guidato da Angelino Alfano non vuole votare il progetto di legge dei dem. E anche la Lega Nord ha presentato un suo disegno di legge. Insomma, un vero e proprio caos legislativo riguardo un delicatissimo tema come la legittima difesa.
Serve un’ulteriore riflessione. Questa l’idea di Area Popolare, che richiede il ritorno del provvedimento sulla legittima difesa dall’aula di Montecitorio alla Commissione d’appartenenza, Giustizia. Una proposta accettata da Pd, Area Popolare e Sinistra Italiana. Contrari, invece, Lega Nord, Forza Italia, Cor e Movimento 5 Stelle. Tutto nasce dallo scontro tra la visione del Pd e quella di altre aree parlamentari. Secondo molti, Carroccio e Ncd anzitutto, il Pd sarebbe per una linea troppo morbida. Più duri gli altri. I deputati della Lega hanno addirittura indossato in aula alcune magliette con scritto “la difesa è sempre legittima”.
Legittima difesa, la posizione del Pd
Replica il Pd, con Walter Verini: “la linea della Lega è demagogica e populista. Si tratta di un tema delicato che non può essere strumentalizzato”, continuando poi con: “se qualcuno, dalla maggioranza o dall’opposizione, dovesse chiedere un ulteriore approfondimento, non faremo certo le barricate”. Contrari al ritorno in Commissione è il M5S, che con Vittorio Ferraresi sostiene di essere “contro un rinvio in Commissione, perché significa ancora una volta limitare le prerogative dell’opposizione”, salvo poi entrare nel merito della questione: “siamo pronti a discutere sia la proposta del Pd che della Lega. Vedremo in Aula quando si entrerà nel merito delle proposte”.
Daniele Errera