Libia: soldati italiani pronti a partire
Libia: questione di giorni, forse bisognerà aspettare qualche settimana, tuttavia, pare ormai certo, sta per scattare la missione internazionale a sostegno di Tripoli che vedrà un forte coinvolgimento dei militari italiani. Lo hanno riferito fonti della Difesa al Corriere della Sera; inizialmente il contingente sarà composto da poche centinaia di unità, successivamente andrà allargandosi in seguito alla richiesta di intervento che dovrebbe arrivare dal governo libico e al varo di una specifica risoluzione Onu.
Libia: soldati italiani pronti a partire
In prima battuta, saranno 300 i soldati “di vari paesi” coinvolti, la quota maggioritaria sarà composta da italiani: esercito e carabinieri avranno il compito di riaprire e mettere in sicurezza la sede Onu di Tripoli così che vi si possa reinsediare Martin Kobler, rappresentante delle Nazioni Unite per la Libia, insieme al suo staff, attualmente, costretto a lavorare in Tunisia. Il Parlamento verrà avvisato ma non si prevede una votazione.
Diversamente, il Parlamento dovrà essere interpellato per dare il via alla Liam, l’operazione internazionale in Libia: l’Italia dovrebbe avere la guida, si prevede un coinvolgimento in termini di uomini sul campo ben più massiccio di quello previsto nel breve periodo. Ma i tempi non sono ancora maturi, come si diceva, manca l’apposita risoluzione Onu, inoltre, bisognerà aspettare che Serraj incassi la fiducia del Parlamento di Tobruk.
D’altra parte, superati questi due ostacoli, l’Italia dovrebbe impiegare – la forchetta è stata indicata sempre dal Corriere della Sera (il ministero della Difesa ha finora smentito, ndr) – tra i 600 e i 900 soldati, insomma, una fetta importante dello spiegamento di forze che conterà alcune migliaia di militari. Dall’Italia partiranno addestratori e personale addetto alla loro protezione, truppe deputate alla salvaguardia di siti sensibili (pozzi petroliferi compresi), probabilmente, anche le forze speciali.