Elezioni sindaco Londra: giovedì 5 maggio, nel corso di una giornata densa di appuntamenti elettorali in Gran Bretagna, i londinesi sono chiamati a scegliere il successore del “controverso” Boris Johnson. Occhi puntati sul candidato laburista di origini pakistane Sadiq Khan, attualmente, in pole position per la conquista della carica di sindaco della capitale del Regno.
Elezioni sindaco Londra: Goldsmith ci prova ancora
Fortuna che c’è Londra per i laburisti, campo “amico” anche in tempi difficili come l’ultima settimana. Alle ultime elezioni politiche i progressisti hanno fatto meglio nella capitale che in qualsiasi altro distretto (raccolsero il 44%, con i conservatori fermi al 35%), guadagnando sette seggi e portando il proprio contingente a 45 consiglieri su 73. Inoltre, i Labour controllano 21 dei 32 borough in cui è divisa Londra.
Un risultato su cui ha pesato anche un certo “Boris factor“: da quando è stato eletto per il suo secondo mandato nel 2012, i conservatori non hanno mai battuto i laburisti sotto il Big Ben. Tuttavia, una speranza, seppur flebile, per Zac Goldsmith, il candidato sindaco del partito di David Cameron, ancora c’è.
Il “miliardario figlio di miliardari”, che tuttora cerca – senza successo, a dire il vero – di raccogliere voti attaccando personalmente Khan (ha più volte tirato in ballo le sue origini, “trascurerà gli altri gruppi etnici”, l’ultimo tra i dubbi che a più riprese ha voluto insinuare), tenterà il colpo di reni ispirandosi alla strategia che portò Johnson a prevalere per ben due volte sul candidato laburista Ken Livingstone: puntare sugli elettori delle zone periferiche.
L’equazione elaborata da Sir Lynton Crosby, consulente elettorale di Goldsmith, è “Khan=Corbyn”. In sostanza, da parte Tory, si vorrebbe collegare il candidato di origine pakistana ai non molto popolari, per usare un eufemismo, attuali vertici del partito (facendo leva, tra l’altro, su una “selvaggia” tassazione dei patrimoni che si vorrebbe già pianificata dai laburisti).
Inoltre, a differenza di Khan, Goldsmith sta facendo campagna pro Brexit: un chiaro tentativo di intercettare i voti che viaggiano in direzione Ukip (il partito di Farage alle ultime generali ha preso l’8% dei consensi a Londra). Insomma, Goldsmith crede che la partita sia ancora aperta: anche se Khan resta nettamente favorito, è vero, sono ancora molte le variabili in gioco (per esempio, a chi andranno i voti di Liberaldemocratici e Verdi?).