Elezioni Regno Unito: sta volgendo al termine lo spoglio dei voti scozzesi e gallesi, mentre bisognerà attendere ancora per conoscere i risultati riguardanti l’assemblea nordirlandese (ad ora, unionisti e Sinn Fein sono alla pari). Nel frattempo è stata già assegnata la maggior parte dei 124 local councils che gli inglesi sono stati chiamati a rinnovare. Per conoscere il nuovo sindaco di Londra servirà il secondo turno.
Elezioni Regno Unito: caduta morbida per i laburisti
Come si può osservare dall’infografica (vedi sopra) del Guardian, il laburista di origini pakistane Khan, al primo turno, dovrebbe aver battuto di circa 9 punti il candidato “miliardario” dei conservatori Goldsmith (il conteggio non è completo). D’altra parte, visto che nessuno dei candidati ha superato il 50% dei voti, bisognerà considerare la seconda preferenza espressa dai londinesi. Sono ancora in fase di elaborazione i dati sull’elezione dei consiglieri cittadini (al momento, una “circoscrizione” è stata assegnata ai conservatori e una ai laburisti)
Il parlamento scozzese è rimasto sostanzialmente in mano ai nazionalisti capeggiati dalla premier Nicola Sturgeon. Tuttavia, sembra che non potranno governare da soli: hanno perso 6 seggi e la maggioranza si raggiunge a quota 65 (nella scorsa legislatura superavano agevolmente tale soglia). Fanno peggio, confermando le proiezioni della vigilia, i laburisti che hanno perso la bellezza di 13 seggi. Sicuramente più contenti i conservatori che di seggi in Scozia ne hanno guadagnati 16.
I laburisti tutto sommato tengono in Galles: perdono solo un seggio (maggioranza stabilita a 31 seggi). Cresce di un seggio Plaid Cymru, partito indipendentista e socialdemocratico gallese. I conservatori prendono solo 11 seggi (-3), sono il terzo partito tallonati però dall’Ukip, la forza che è cresciuta di più a questo giro (+7) dalle parti di Cardiff.
Smentendo parzialmente i “catastrofismi” della vigilia, gli uomini di Corbyn non sfigurano alle locali inglesi che mettevano in palio 124 councils. I laburisti hanno perso “solo” una ventina (al momento 24, ndr) di rappresentanti, allo stesso tempo continuano a tenere sotto controllo 54 assemblee (come per il caso di prima, l’immagine riporta una dato superato, vale come indicazione della tendenza).