Sondaggi politici: immigrazione e frontiere, i più permissivi sono i giovani
Sondaggi politici: immigrazione, a non volere la chiusura delle frontiere sono soprattutto i giovani
A schierarsi a favore della chiusura delle frontiere è una fetta di italiani che cresce con l’aumentare dell’età. A dirlo è Demos&Pi, autore di un sondaggio – condotto per il quotidiano La Repubblica – che analizza l’opinione degli italiani sul tema dell’immigrazione nelle sue sfaccettature più delicate, dall’accoglienza dei rifugiati all’eventualità o meno di porre limiti alla libera circolazione.
La minore intransigenza dei più giovani si nota a partire dalla concezione degli immigrati quale pericolo per la sicurezza dell’Italia. A pensarla così sono meno di 3 under 35 su 10, mentre la percentuale si alza considerevolmente per le fasce di età più elevate.
Anche sul tema dell’accoglienza sono i più giovani a mostrare maggiore disponibilità: solo 3 under 25 su 10 chiedono i respingimenti per affrontare l’emergenza profughi. A preferirli all’accoglienza sono invece gli italiani compresi tra i 55 ed i 64 anni di età.
Riguardo alle misure restrittive della libertà personale, gli italiani di tutte le fasce d’età concordano sulla necessità di aumentare il controllo dei luoghi pubblici – mediante sorveglianza – rifiutando invece azioni invasive nei campi della posta – tradizionale ed elettronica – e della telefonia. Anche qui, però, a discostarsi maggiormente dalla media sono i più giovani: solo il 23% approva interventi su posta e telefonia (37% la media complessiva), mentre l’85% dice sì alla videosorveglianza (94% la media).
Una notevole frattura generazionale risulta anche in merito allo stile di vita. Sono gli over 64 quelli più allarmati: quasi la metà di loro ritiene necessario evitare manifestazioni o eventi in luoghi pubblici, ma anche viaggi in aereo e all’estero. Molto meno preoccupati invece gli under 25.
Sondaggi politici: a non credere più in Schengen sono soprattutto i più anziani
Uno tra i temi più caldi – ovvero quello della messa in discussione della libertà di circolazione, caposaldo del Trattato di Schengen – evidenzia non solo la frattura generazionale in Italia, ma anche la diversa concezione presente nei principali partner europei.
Come emerge dal sondaggio di Pragma (febbraio 2016) per l’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza – curato da Demos per la Fondazione Unipolis – in Italia i più giovani rappresentano nettamente la fascia d’età più a favore per il mantenimento della libertà di circolazione. A pensarla così è il 32% degli under 18, percentuale che si assottiglia sempre più sino al 9% degli over 64 e che risulta nettamente superiore al 13% di media registrato in tutte le fasce di età.
Se il trend italiano risulta molto simile a quello della Francia – anche se con percentuali globalmente molto più basse e senza considerare i minorenni – la situazione risulta invece molto più equilibrata in Spagna, dove a porsi contro la chiusura delle frontiere è il 23% degli under 18, un dato in linea con la media complessiva iberica. In Germania invece la situazione è più disomogenea, con una media complessiva del 26%, al di sopra della quale vi sono giovanissimi ma anche cittadini tra i 55 ed i 64 anni, mentre tra i più contrari vi sono i tedeschi tra 45 e 54 anni ma anche quelli tra 18 e 24.
Il maggior livello di fiducia da parte dei più giovani nei confronti dell’impianto istituzionale internazionale attuale viene evidenziato anche dal grado di fiducia nei confronti dell’Unione Europea. Il giudizio positivo nei confronti di Bruxelles è maggiore nei giovani in tutti e 4 i principali Paesi presi in considerazione, sebbene la discrepanza tra fiducia dei giovani e fiducia complessiva risulti maggiore in Paesi come la Germania e la Gran Bretagna e minore in Francia.
NOTA INFORMATIVA
Il sondaggio è stato realizzato da Demos & Pi per La Repubblica. La rilevazione è stata condotta nei giorni 4-8 aprile 2016 da Demetra (metodo mixed-mode CATI-CAMI). Il campione nazionale intervistato (N=1.008, rifiuti/sostituzioni 8.662) è rappresentativo per i caratteri socio-demografici e la distribuzione territoriale della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni (margine di errore 3.1%).