Sono undici, secondo il Movimento Cinque Stelle ed il suo candidato sindaco per la città di Roma Virginia Raggi, i passi che occorre compiere per portare alla capitale d’Italia il lustro ed il “cambiamento di cui ha bisogno”. In un sintetico elenco qualificante e facilmente condivisibile sulla rete vengono snocciolate diverse tematiche sensibili per la cittadinanza e per la vita del Comune capitolino nonché, per ogni mossa specifica, esemplificate alcune possibili soluzioni pratiche. Parliamo di ambiente, politiche abitative, trasporto pubblico, trasparenza economica di bilancio e sostenibilità dell’ornato civico.
Comunali Roma, Virginia Raggi e la Capitale a 5 Stelle
Nella prima parte di questo “decalogo più uno” si fa immediato riferimento alla problematica dei trasporti, ergo alla mobilità della città di Roma. La Città eterna pensata da Virginia Raggi è una città innanzitutto liquida, fluida, in divenire. Quindi investimenti mirati e riqualificazione di ciò di cui già si dispone: “I mezzi pubblici devono avere la priorità, subito corsie preferenziali protette e semafori intelligenti; la bicicletta deve diventare un mezzo sicuro ed efficace attraverso la realizzazione di corsie ciclabili leggere e stalli di sosta. Nuovi investimenti soprattutto sul ferro leggero di superficie e per la manutenzione dell’esistente”.
Altre due grandi questioni che attendono al varco il candidato sindaco Raggi, e che hanno caratterizzato le malversazioni e le disavventure del Comune di Roma in questi ultimi tempi, sono naturalmente quelle relative alla gestione dei rifiuti ed alla trasparenza nei conti del bilancio comunale. Le inchieste giudiziarie recenti, le infiltrazioni del malaffare negli alveoli polmonari del Campidoglio, l’ambigua gestione della discarica di Malagrotta, sono emergenze ancora attuali che sarebbe ipocrita cercare di elidere.
All’interno del programma si dà conto (punto 2) di un “servizio di raccolta intensificato e domiciliare” nonché di “nuovi veicoli AMA, isole ecologiche in ogni quartiere e tariffe puntuali”. Viene altresì promessa una task force istituzionale, una vera e propria commissione di controllo e verifica circa l’organizzazione e lo svolgimento delle gare per la concessione degli appalti: “Una Roma a 5 Stelle ha una task force sugli appalti che limita gli affidamenti diretti e ferma la corruzione, proseguendo sulla scia di una vigilanza collaborativa con l’Anac”.
Comunali Roma: il programma della Raggi
Proseguendo nel percorso tracciato dal Movimento 5 Stelle e da Virginia Raggi per la capitale d’Italia, troviamo le politiche di ausilio e sussistenza inerenti gli affitti. Nello specifico, all’interno del programma si fa chiara menzione di “un alloggio proporzionato al nucleo famigliare, ad un affitto che non superi il 20 per cento del reddito”.
Nell’epoca della crisi immobiliare e delle periferie abbandonate ad un degrado antropologico prima ancora che sociale, per la Roma che verrà si postula una vera e propria nuova urbanistica: “Blocco dell’espansione urbana, salvaguardia di quel che resta della campagna romana e nuove regole per recuperare gli abitanti perduti. Un nuovo Piano che permetta a Roma di avere una rete diffusa di servizi ed agli abitanti dia la possibilità di sentirsi al ‘centro’ in ogni parte del territorio urbano”.
Spazio anche per la cultura e la scuola: riguardo la prima categoria si riscontra l’impegno per una cristallina e meritocratica gestione dei fondi dedicati alle iniziative culturali, alla valorizzazione dell’artigianato locale ed alla rivalutazione degli spazi della comune socialità metropolitana. Un sistema d’investimento e salvaguardia delle strutture scolastiche pubbliche, “a cui ci si possa iscrivere in modo semplice, e in cui ci siano mense sostenibili, orti scolastici e nuovi percorsi educativi”, è ciò che ricorre invece al punto numero 8 del programma.
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