Funivia Roma: ecco perché il progetto della Raggi non s’ha da fare
Pochi giorni fa la candidata M5S a Roma, Virginia Raggi, ha ipotizzato la costruzione di una funivia sopra la città per abbattere, almeno in parte, il traffico di Roma. La costruzione di una sopraelevata avverrebbe tra la zona di Casalotti e la fermata della metropolitana Battistini.
“Un professore universitario ha studiato un sistema di funivia adatto alla pianura per portare i cittadini dall’estrema periferia alla fermata della metropolitana Battistini – ha spiegato Raggi -. In quella parte di Roma nelle ore di punta, e non solo, il traffico è talmente intenso che in auto si resta fermi sempre molto a lungo. C’è una sola corsia per senso di marcia. Si tratterebbe di porre semplicemente i piloni della funivia e di calibrare il numero di cabine a seconda dell’affollamento di passeggeri nelle varie fasce orarie. I costi di una funivia sono un decimo di quelli di un tram – ha concluso la candidata M5S – basterebbero 18-24 mesi per costruirla e inquina come un solo autobus di quelli vecchi”.
Funivia Roma, il progetto di Veltroni
Il progetto della Raggi ha raccolto le ironie della rete. Ma non è la prima volta che una proposta simile fa capolino a Roma. Come rivela Il Tempo, nel 2003, l’architetto Panunzi, presentò all’allora sindaco Walter Veltroni, un progetto simile.
In quel caso si trattava della costruzione di una funivia che andasse dalla metro Magliana a Villa Bonelli. Veltroni esaminò il progetto con “molta attenzione” ma poi, nel 2007, passò il dossier in mano a Roma Metropolitane. Per questo progetto (ancora consultabile sul sito di Roma Metropolitane) furono stanziati circa 20 milioni di euro. “È un’opera assolutamente innovativa – disse Veltroni – non esiste in nessun’altra città italiana. È la prima di una lunga serie che vogliamo realizzare nella capitale per assicurare in tempi brevi il passaggio da una parte all´altra del Tevere”.
Con l’arrivo di Alemanno in Comune il progetto si arenò, salvo poi tornare in auge con la giunta Marino. Caduto anche lui il dossier sulla funivia finì definitivamente nel cassetto.
Funivia Roma, i punti critici del progetto
UrbanFile, blog che racconta l’evoluzione architettonica delle principali città italiane attraverso analisi e foto reportage, ha elencato una serie di motivi per cui la funivia pensata da Raggi non è affatto una buona idea:
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il quadrante in questione ha una popolazione di circa 90mila abitanti e una soluzione come la funivia che non potrà mai arrivare ad un pph (passeggeri per ora) di 20mila persone/direzione, in sostituzione di un prolungamento della metropolitana non ha senso (si creerebbe un collo di bottiglia).
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L’utilizzo come capolinea di un sistema a fune non renderebbe appetibile l’utilizzo dello stesso dai pendolari che arrivano in città (prendere un mezzo per poi cambiare dopo due fermate farebbe sì che tutte le auto provenienti dalla parte nord di Roma si riverserebbero comunque al capolinea della metro Battistini).
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In un ottica a lungo termine di creazione di un effetto “rete” del TPL, non riuscirebbe sicuramente ad asserire la sua funzione.
Sempre secondo UrbanFile, “a Roma il trasporto su fune può essere fattibile solamente in zona Magliana (il famoso progetto Magliana nuova-EUR); è il perfetto esempio di adduzione al tpl di un quadrante non servito dai mezzi pubblici”.