Gianfranco Miccichè: con 4 mila euro al mese non si vive bene
Fuori per 600 voti. E’ un Gianfranco Miccichè molto deluso, quello che risponde telefonicamente a ‘Repubblica’ in merito alla sua mancata elezione a Strasburgo alle ultime elezioni Europee. Anche se il capolista di Forza Italia minimizza: “il momento dello shock, in cui leccarsi le ferite, è ormai passato”.
NEMICI – Miccichè risponde anche alle voci che parlano di qualche “amico” siciliano che ha remato controcorrente, spingendo a votare il sardo Cicu piuttosto che l’ex ministro. La sua è sostanzialmente una conferma: “nella mia vita qualcuna mi mancava, ora posso dire di averle viste davvero tutte”. E aggiunge: “dopo il famoso 61 a zero del 2001 mi dissero di stare attento, perché qualcuno me l’avrebbe fatta pagare”.
ATTRITI – Da Micciché una gelida risposta anche in merito al coordinatore siciliano di Forza Italia, Vincenzo Gibiino, e al suo scarso feeling con il fondatore di Grande Sud. “E’ un problema suo, non mi da conto e fa stupidaggini una dopo l’altra”.
PENSIONE INSUFFICIENTE – Riguardo alla candidatura alle Europee, Micciché sostiene che sia stato Berlusconi a chiederglielo. E alle voci che parlano di una sua candidatura frutto di problemi economici, lui risponde candidamente: “con una pensione da parlamentare di 4 mila euro al mese non si vive sicuramente bene“. Aggiungendo: “certo, meglio che averne mille, ma ci sono i figli che studiano fuori casa, non è facile”.
RENZI, ALFANO E BERLUSCONI – Al gioco della torre tra Renzi ed Alfano, Gianfranco Miccichè risponde seccamente: “butto giù Alfano a prescindere”. E riguardo a Berlusconi e le donne di cui si è circondato: “le ho conosciute ma non utilizzate”.
Emanuele Vena