Vitalizi, ecco perché Cicciolina non vuole ridurselo
Vitalizi, ecco perché Cicciolina non vuole ridurselo
“Sono favorevole all’idea di tagliare i vitalizi ma lascerei intatti i minimi”. Cinque anni a Montecitorio (1987-1992) le hanno fruttato un vitalizio da tremila euro lordi al mese (quasi duemila netti) e ora l’ex pornostar Ilona Staller (65 anni), più nota al pubblico come Cicciolina, non vuole proprio rinunciare all’assegno mensile che riceve ogni mese dalla Camera dei Deputati (ergo: i contribuenti italiani) per la sua esperienza da Parlamentare della Repubblica nelle fila del Partito Radicale di Marco Pannella. Negli ultimi giorni, dopo la proposta del Presidente dell’Inps Tito Boeri di ricalcolare tutti gli assegni con il metodo contributivo, sono riprese le polemiche sui vitalizi ai Parlamentari. E in questo contesto si inserisce il colloquio del Corriere delle Alpi con la ex pornostar ungherese.
Vitalizi, Cicciolina: non me lo taglierei, ci pago le tasse
“Mi taglierei poco il vitalizio – ha esordito Cicciolina al telefono con il cronista del quotidiano di Trento – i 2.000 euro al mese li spendo tutti per pagare le tasse: Imu, Ici, Tasi o come si chiamano. Alla fine non mi resta niente. Non è che non voglio tagliare ma sono tartassata dalle tasse”. Poi però l’ex pornostar è andata all’attacco dei parlamentari che a suo dire dovrebbero “ridursi lo stipendio”: “che i parlamentari adeguino il loro sistema pensionistico a quello della gente comune è giustissimo ma sarebbe anche giusto che senatori e deputati si riducessero almeno di un quarto lo stipendio. Non dico la metà ma almeno un quarto sì? E poi i partiti devono smettere di farsi pagare le campagne elettorali. Io mi pagai la mia campagna elettorale fino all’ultimo centesimo”.
Vitalizi, Cicciolina: ho lavorato duro, gli italiani mi hanno voluta
Ilona Staller riceve il vitalizio dall’ottobre 2011 e quando Il Corriere della Sera la interpellò sull’argomento l’ex pornostar rispose così: “Ho lavorato duro, il mio non è stato il bunga bunga di un giorno, ma un ragionamento, una campagna elettorale intelligente. E faticosa. Giravamo per le piazze io, Moana e Ramba (Ileana Carisio, ndr), ho perso molti chili per la fatica. E alla fine ho preso 20 mila preferenze, seconda solo a Pannella. Gli italiani mi hanno voluta”.
Vitalizi, Cicciolina alla Camera: lo voglio in cash
Non è la prima volta che monta la polemica sul rapporto tra Cicciolina e il suo vitalizio. Poco più di un anno fa infatti ilfattoquotidiano.it raccontò dell’insistenza mostrata dalla ex pornoattrice per ottenere il vitalizio cash invece che tramite assegno. I motivi? Il pignoramento del proprio conto corrente da parte dell’avvocato di Cicciolina che, difendendola nella contesa con l’ex marito Jeff Koons, non aveva ricevuto il compenso stabilito con l’ex pornostar. Così per non perdere anche quei duemila euro netti – con cui però, ha assicurato Cicciolina, ci “paga le tasse” – che i contribuenti italiano le versano mensilmente ha iniziato a bussare insistentemente alla porta della Camera.
Giacomo Salvini
Twitter @salvini_giacomo