Voi come CasaPound? Di Stefano (CP) ringrazia la Boschi (e attacca la Mussolini)

Pubblicato il 12 Maggio 2016 alle 10:51 Autore: Redazione
simone di stefano casapound

Voi come CasaPound? Di Stefano (CP) ringrazia la Boschi (e attacca la Mussolini)

“Le parole della Boschi su CasaPound? La ringrazio per la pubblicità gratuita, se lo rifa in prossimità delle elezioni le mando un mazzo di rose bello grande”. Usa l’ironia Simone Di Stefano – vicepresidente di CasaPound, intervistato da Radio Cusano Campus, l’emittente radiofonica dell’Università Niccolò Cusano – per dribblare le polemiche sulle parole del Ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, che aveva accostato a CasaPound coloro che sono intenzionati a votare “no” al referendum costituzionale, suscitando la reazione piccata di Gianni Cuperlo, già candidato alla segreteria PD ed esponente di spicco della minoranza interna dem.

Di Stefano ringrazia ed aggiunge: “se tutti quelli che non votano come PD fossero come CasaPound, noi avremmo una maggioranza assoluta schiacciante”. E su Cuperlo: “Cuperlo voterà come vota CasaPound, c’è poco da fare, la Boschi da questo punto di vista ha ragione. Così come Cuperlo respira, esattamente come respiro io”.

casapound

Di Stefano (CasaPound) contro Marchini e Mussolini

Oltre a liquidare con ironia la querelle Boschi-Cuperlo, Di Stefano dribbla anche le polemiche sulle dichiarazioni di Alfio Marchini sulle unioni civili: “bisognerebbe parlare di altro. Roma ha priorità diverso rispetto a quelle che dominano questa campagna elettorale”. E sulla collocazione politica dell’imprenditore sentenzia: “per me rimane un comunista, di famiglia comunista, con intrecci molto importanti con Massimo D’Alema“.

E ancora, arriva la stoccata anche ad Alessandra Mussolini, nipote illustre del Duce: “vedendo la Mussolini candidata nelle sue liste penso che tutti e due i nonni, sia quello di Marchini che Mussolini, si staranno rivoltando nella tomba. Il nonno di Marchini era un partigiano, praticamente ha ucciso Mussolini, fu l’organizzatore dell’attentato di Via Rasella, pensate a come potrebbe sentirsi vedendo Alessandra Mussolini nella lista del nipote”.

L'autore: Redazione

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