Elezioni Usa 2016, gli ultimi sondaggi danno un testa a testa tra Clinton e Trump
Elezioni Usa 2016, gli ultimi sondaggi danno un testa a testa tra Clinton e Trump
Un sondaggio Reuters/Ipsos rischia di far passare notti insonni ad Hillary Clinton. Secondo la rilevazione, condotta questo mercoledì, la candidata democratica alle primarie presidenziali avrebbe un solo punto di vantaggio sul suo probabile diretto avversario, il candidato repubblicano Donald Trump.
Il sondaggio non è stato commentato dai rispettivi entourage, ma lo staff della Clinton è in allarme.
Un’altra rilevazione, questa volta condotta dalla Quinnipiac University, disegna un testa a testa tra i due candidati nei cosiddetti “swing States”.
In Florida e in Pennsylvania, Clinton sarebbe avanti seppur di poco su Donald Trump che invece vincerebbe in Ohio con un margine di quattro punti.
Dati da tener sott’occhio visto che nessuno, dal 1960 in poi, è riuscito a diventare presidente degli Stati Uniti senza prima aver vinto in due dei tre “swing states”.
La sfida tra i due rimane quindi in bilico. La forza di Clinton è sbiadita negli ultimi mesi a causa dello sfidante democratico Bernie Sanders che martedì scorso ha sconfitto per la diciannovesima volta l’ex segretario di Stato, questa volta nello Stato del West Virginia.
Trump dopo essere rimasto l’unico candidato repubblicano in corsa per le primarie deve ancora convincere il gruppo dirigente del GOP a sostenerlo.
Ma non sono questi gli unici problemi per i due probabili candidati alla Casa Bianca.
Elezioni Usa 2016, le opinioni degli elettori
A decidere la loro sorte saranno gli elettori. Secondo il sondaggio Reuters/Ipsos, Clinton e Trump non godono di molta fiducia tra la maggioranza dei votanti che mettono in discussione le loro capacità economiche e gestionali, soprattutto in ambito militare.
Molto dipenderà dalla squadra che i due candidati presenteranno in vista delle elezioni presidenziali dell’8 novembre. Gli elettori intervistati nel sondaggio hanno infatti dichiarato che sarebbero più propensi a votare Clinton se scegliesse come vice presidente un liberale. Per quanto riguarda Trump, gli elettori lo voterebbero più volentieri se venisse affiancato da una figura interna al partito repubblicano.