Da dove viene il nome della valute? Per esempio, la parola “Dollaro“, che indica una delle valute più diffuse al mondo, così come la parola “Tallero”, che invece ne indica una ormai caduta in disuso, trae origine dal nome di un’antica unità monetaria, lo Joachimsthaler (dalla Valle di Joachimsthal proveniva l’argento che serviva a fabbricarla). Diffusa in alcune zone di lingua fiamminga, nel corso del tempo si preferì accorciare in Thaler, mentre in alcune zone di lingua tedesca (arcaica) diventò Daler. Fu la rete commerciale olandese a diffondere tale denominazione: il “Dollaro” nel 1792 venne adottato dalle ex-colonie britanniche in America del Nord.
Da dove viene il nome delle valute?
Il nome della “Rupia” indiana e pakistana, invece, da dove proviene? In sanscrito, la parola significa “argento battuto”. Discorso simile vale per la moneta polacca: “Zloty” significa “oro”.
Le parole “Yuan“, indica l’unità base del “Renminbi“, “valuta del popolo” avente corso legale nella Repubblica Popolare Cinese, e “Yen”, la valuta giapponese, traggono la propria origine da un carattere della lingua cinese (圓) che significa “tondo” o “moneta rotonda”.
In Medioriente è molto diffuso il “Rial” (Iran, Oman) o “Riyal” (Arabia Saudita, Qatar, Yemen): la parola corrisponde a “regale”. D’altronde, lo stesso termine veniva usato per la moneta spagnola (il “Real”). Con lo stesso intento, onorare la monarchia, soprattutto nei paesi scandinavi la valuta corrente ha assunto la denominazione “Corona”.
“Marco”, “Peso”, “Pound”, tutti nomi di valute ma anche di unità di peso. Stesso discorso vale per “Rublo” e “Lira”.