Il decreto “determina impatti rilevanti per l’azienda”. Lo ha detto il presidente Rai, Anna Maria Tarantola, in Commissione di Vigilanza. “Di tali impatti, con lettera a firma congiunta mia e del Direttore Generale, abbiamo informato l’azionista. La lettera non ha nessun intento polemico; è solo una doverosa informazione all’azionista degli effetti del Decreto”.
“Secondo quanto ci è stato riferito dal Direttore Generale – ha proseguito Tarantola -, il minore introito da canone di 150 milioni previsto dall’art. 21, si aggiunge a circa 50 milioni di minori ricavi da canone stimati nel 2014 per effetto della maggiore morosità e del mancato adeguamento del canone”. “In relazione a ciò, nonostante la costante ed incisiva azione di efficientamento – ha proseguito – si determinerebbe, già a partire dal settembre 2014, una perdita quantificabile in 162 milioni con impatti sul capitale sociale – già esiguo – che a settembre si ridurrebbe di più di un terzo e il mancato rispetto dei covenants bancari a partire da dicembre, con impatto negativo tanto in termini di condizioni, quanto di potenziale accelerazione del rimborso”. Tarantola ha chiarito che la lettera inviata all’azionista “è solo una doverosa informazione all’azionista degli effetti del Decreto Legge 66 e delle azioni che si rendono necessarie per il suo rispetto”.