Caos Scelta Civica, si dimettono Giannini e Romano. Ora la palla passa a Balduzzi
La notte ha portato consiglio. Dopo la lunga assemblea al chiaro di luna, sono arrivati i primi verdetti: via Giannini e Romano, dentro Balduzzi. Non sono i cambi di Italia-Lussemburgo in vista del mondiale, si capisce, ma il principio di un cambiamento radicale ventilato da qualche tempo all’interno di Scelta Civica. Il ministro dell’Istruzione ha rassegnato quest’oggi dimissioni irrevocabili da segretario del partito e a ruota è stata seguita anche dal capogruppo alla Camera. Il reggente sarà Balduzzi, ex ministro della Salute del governo Monti, che entro il 18 giugno dovrà proporre una nuova idea di partito o comunque sondare le varie anime dei centristi per capire cosa fare del progetto Scelta Civica. Certo è che le ultime consultazioni elettorali sembrano aver dato il colpo di grazia al partito montiano: uno scarno 0,8% rispetto al 10% delle politiche del 2013 quantificabile in una perdita di più di 2 milioni e mezzo di voti.
Mario Monti nel 2011 era il nuovo padre della patria. Idolatrato da tutti i giornali, tutte le televisioni e da tutto (o quasi) il Parlamento. Il “loden” di Monti, il sobrio professore… sembrava il Cincinnato che abbandonava la Bocconi (non proprio un orticello) per salvare la patria dalle disgrazie del duo Berlusconi-Tremonti. Un governo tecnicissimo di 13 mesi, le elezioni di febbraio scorso, poi più nulla. Oggi è invisibile ai radar. Non parla da mesi, in televisione non si vede più, in Senato manco per sogno. Eppure Scelta Civica ha appoggiato fedelmente i governi Letta e Renzi (anche perché avrebbe un potere contrattuale assai limitato). Il partito è spaccato: alcuni vorrebbero entrare nel Pd visto l’ultimo risultato elettorale (la corrente cattolica è ancora molto forte) e altri seguire i “diversamente berlusconiani” di Alfano per “ricostruire il centrodestra”.
“Ho rassegnato oggi le dimissioni da presidente del gruppo parlamentare di Scelta Civica alla Camera dei Deputati, allo scopo di favorire una riflessione autentica e priva di qualsiasi ostacolo politico e personale sul futuro del movimento nel quale sono stato eletto deputato nel febbraio 2013 e che nel voto per le Europee ha registrato una chiara ed inequivocabile sconfitta” ha scritto Andrea Romano oggi sul suo profilo facebook. L’ex capogruppo rappresenta quella fazione di Scelta Civica pronta a seguire il premier che sta portando avanti “riforme urgenti e indispensabili, sia per restituire ossigeno ad un paese che merita finalmente di risorgere sia per rispondere con efficacia alla sfida del populismo antipolitico che rischia di minare le basi della nostra democrazia repubblicana e dunque la nostra stessa convivenza civile”.