Nel fascicolo dell’inchiesta sullo scandalo del Mose, è comparsa anche una curiosa nota spese. Più specificamente, si tratta della riproduzione di un appunto cartaceo scritto a mano, sequestrato nel luglio 2013 ad una dipendente del Coveco, con le ‘erogazioni’ effettuate dalla coop fino all’11 ottobre 2011. In esso si leggono i nomi dei consigliari Pd Pietro Marchese e Lucio Tiozzo (33mila euro), della Fondazione Marcianum (100mila euro), del polo pedagogico-accademico fondato a Venezia dall’allora patriarca Angelo Scola, il Pd provinciale di Venezia (33mila) e il Premio Galileo a Padova (15mila euro).
In proposito, il consigliere del Pd Lucio Tiozzo ha dichiarato di aver ricevuto il finanziamento in modo lecito, e di averlo dichiarato ufficialmente al Consiglio regionale del Veneto, per i successivi adempimenti, in occasione delle regionali 2010.