Venezuela: perché il paese è sull’orlo del precipizio?
Cosa sta accadendo in Venezuela? Da almeno due mesi il Paese è sconvolto da opposizioni interne contro il leader Nicolas Maduro, molti funzionari hanno subito sanzioni da parte degli Usa, la crisi economica si è acuita a seguito del crollo del prezzo del petrolio. Il Venezuela sta forse collassando? Lo scorso anno la crescita economica venezuelana è scesa del 5,7% con un tasso di inflazione del 180%. Secondo i servizi segreti americani, il Paese sarebbe ad un passo dal crollo. Eppure il Venezuela è detentore di una delle più grandi riserve petrolifere mondiali. Ma la dipendenza del paese dal greggio è molto alta e il Venezuela non è riuscito a reggere il colpo del brusco calo del prezzo del petrolio.
Venezuela: perché il paese è sull’orlo del precipizio?
Ciò che desta maggior preoccupazione è la mancanza di beni di prima necessità: secondo il New York Times, i malati non possono ricevere cure adeguate e i neonati rischiano di morire; gli ospedali non hanno medicinali e la popolazione è senza cibo. La crisi politica attuale non è da sottovalutare: Maduro è diventato sempre più impopolare e a seguito delle elezioni politiche dello scorso dicembre vinte dall’opposizione, il suo strapotere sta venendo meno. Secondo il quotidiano El Nacional, Maduro dovrà andarsene “o nel 2016 o nel 2017. Comunque ci sarà un cambiamento”.
Da mesi ormai la popolazione accusa il leader venezuelano di non aver dato la giusta importanza alla crisi economica del Paese, portando l’economia nel caos inoltre, i decreti di emergenza per la situazione economica non stanno dando i risultati sperati, motivo che getta sotto una luce peggiore Maduro.
Gli Usa hanno di recente rinnovato delle sanzioni contro due alti funzionari pubblici venezuelani, una grave invasione di campo secondo Maduro da parte degli statunitensi che pensano così di poter esercitare pressioni e avanzare pretese. La risposta del leader però non ha fatto altro che gettare ancora più scompiglio nell’opinione pubblica: la minaccia di lotta all’imperialismo americano non ha avuto alcun interesse tra la popolazione e dà l’impressione di un distacco eccessivo da quelli che sono i reali problemi del Paese.
In realtà però, il riavvicinamento tra Usa e Cuba ha tolto al Venezuela un cliente petrolifero d’eccellenza. Se Cuba potrà avere scambi economici “normali” con tutto il mondo, il Venezuela non avrà più motivo di essere il rifornitore “ufficiale” di petrolio per L’Avana, nonostante il prezzo contenuto in nome dell’antica alleanza socialista.
Federica Albano