Perché in ex Urss ci sono più donne che uomini?
Nella mappa realizzata dal Pew Reseach Center si mostra il numero di uomini ogni 100 donne paese per paese. I paesi contrassegnati dalle tonalità di blu hanno basse percentuali di cittadini di sesso maschile ogni 100 donne, più il colore è scuro più è alto il divario. Funziona allo stesso modo per i paesi contrassegnati da tonalità di giallo, ossia quelli che hanno più uomini ogni 100 abitanti di sesso femminile. In Martinica, su 100 donne ci sono solo 84,5 uomini, mentre negli Emirati Arabi sono ben 274 gli uomini ogni 100 donne.
Perché in ex Urss ci sono più donne che uomini?
Guardando la mappa del Pew Center è facile rilevare come tutta l’area dei paesi ex Urss si distingua per la percentuale in questione. Ma perché nei paesi dell’ex Unione Sovietica ci sono più donne che uomini?
Nel 1950, in Russia, c’erano 76,6 uomini ogni 100 donne. Nel 2005 erano 88,4 su 100, in seguito, però, la percentuale ha ricominciato a scendere. Nel 2015, in Russia c’erano solo 86,8 uomini ogni 100 donne.
Nella stessa situazione anche altri paesi dell’ex Urss: percentuali ancora più alte della Russia sono quelle di Lettonia, Lituania, Ucraina e Armenia. Più basse rispetto a quelle della Russia, invece, le percentuali riscontrate in Bielorussia ed Estonia.
La popolazione russa, come quella di tutti i paesi dell’ex Unione Sovietica, è tra le più “vecchie” al mondo, a ciò bisogna aggiungere che tutta l’area soffre di un bassissimo tasso di natalità rispetto alla media mondiale.
Inoltre, gli uomini originari dell’ex Urss muoiono presto, molto prima delle donne. L’aspettativa di vita per i russi nati tra il 2010 e il 2015, per quanto riguarda le donne si attesta intorno ai 76 anni mentre per gli uomini si stima poco sopra i 64.
È messa peggio solo la Bielorussia, uguale situazione per la Lituania, leggermente più basso il gap rilevato in Ucraina, Lettonia, Kazakistan, Estonia, Turkmenistan e Moldova. Tuttavia, non è da sottovalutare che la differenza tra l’aspettativa di vita maschile e femminile sia più alta, neanche di tanto, solo in Siria.
Dall’istituto di ricerche si risponde alla domanda posta in prima battuta citando uno studio apparso nel 2014 sulla rivista medica The Lancet che dimostrerebbe come l’abuso di sostanze alcoliche sia il maggiore responsabile della morte precoce di centinaia di migliaia di uomini originari delle nazioni che componevano l’Urss. Una tesi avvalorata dall’osservatorio anche in base a un sondaggio che ha evidenziato come solo il 36% dei russi considerava l’abuso di alcol “moralmente inaccettabile” contro il 52% delle russe.