Comunali Torino, Napoli (FI): Al ballottaggio voto Fassino. Poi il dietrofront
Fassino si, Fassino no. A meno di due settimane dalle elezioni amministrative del comune di Torino, la posizione del candidato di Forza Italia Osvaldo Napoli sembra aver creato scompiglio all’interno del partito e nella campagna elettorale, in caso di eventuale ballottaggio.
Nel capoluogo piemontese sembra abbastanza probabile il ballottaggio tra il sindaco uscente Piero Fassino e Chiara Appendino del M5s. Secondo le rilevazioni dell’istituto Piepoli per La Stampa il distacco della coalizione di Fassino rispetto alla grillina Appendino del 43% rispetto al 26%. E’ sul possibile ballottaggio tra i candidati è arrivato l’endorsement di Osvaldo Napoli. Il candidato di Fi, intervistato due giorni fa a Un giorno da Pecora, alla domanda “Ma lei al ballottaggio chi sceglierà”, ha risposto: “Lei da chi preferirebbe venire operato: da un professionista o da un dilettante? Da un primario oppure da un chirurgo estratto a sorte?”.
Comunali Torino, Napoli (Fi): “È stato un equivoco”
Una battuta che non sembra essere piaciuta al partito e ai sostenitori del centro destra. Napoli è stato costretto infatti a spiegare il senso della sua dichiarazione. Il candidato si è precipitato a spiegare ai giornalisti il concetto espresso: “È stato un equivoco. Ho la presunzione di ritenermi un ottimo chirurgo per estirpare i mali che affliggono Torino” – e ha aggiunto: “sono fiducioso che al ballottaggio gli elettori torinesi sceglieranno di mandare due ottimi primari», ribadendo il giudizio positivo su Piero Fassino.
Un giudizio che però ha causato reazioni imbarazzate nel partito piemontese. Il coordinatore regionale di Forza Italia, Gilberto Pichetto, ha avvisato: “Bisogna trarre giovamento in termini di motivazioni dai sondaggi che ci vedono in crescita ma guai ad abbassare la guardia, dobbiamo liberare Torino da un governo ventennale legato alla sinistra”, mentre il responsabile cittadino Roberto Rosso ha aggiunto: “siamo le vera alternativa ad un sistema di potere che per decenni ha tutelato gli interessi di pochi”. Un’alternativa difficilmente realizzabile, visto che secondo i sondaggi di Repubblica, il risultato di Forza Italia si attesterebbe all’11,5 per cento.